Sul nodino di Perugia torna a muoversi Italia Nostra con il presidente della sezione

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Sul nodino di Perugia torna a muoversi Italia Nostra con il presidente della sezione di Perugia, Luigi Fressoia. «Noi diciamo...

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Sul nodino di Perugia torna a muoversi Italia Nostra con il presidente della sezione di Perugia, Luigi Fressoia.

«Noi diciamo invece che prima di arrivare a una cosa di questo impatto ci sono da esperire altre soluzioni basate sui dati veri». Il primo dato, per l'associazione ambientalista, è che la coda a Ponte san Giovanni si forma sulla rampa che sale a Perugia, non sulla corsia che scende verso Madonna del Piano - Roma. «Altro dato importante- dice Italia Nostra- è che la coda si forma in orari regolari: dalle 7,30 alle 8,45 (pre Covid ), dalle 13 alle 14 e a scendere dalle 17,30 alle 16,30 quest'ultima con coda anche a Collestrada direzione Foligno. Sono code fastidiose che meritano tutta l'attenzione possibile però sono modeste. Essendo a orari regolari dimostrano innanzitutto di essere causate da flussi pendolari. Ma il pendolarismo si affronta con validi sistemi di trasporto pubblico metropolitano e regionale. Quindi le prime due proposte fatte dai comitati sono: creare doppia corsia nella rampa che sale a Perugia , un valido sistema di trasporto pubblico basato sulle cinque ferrovie esistenti, da ottimizzare con servizio metropolitano (TramTreno).Ultimo, qualora si mostrasse davvero indispensabile agire con nuove bretelle (Nodino di Perugia) invece di aggredire la collina di Collestrada e il bosco, Miralduolo, il Tevere e la piana di Madonna del Piano, si può insistere sull'attuale tracciato con terza corsia o ponendolo su viadotto (ora è su terrapieno».
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Il Messaggero