Strade, nuove regole per scavi e ripristini sanzioni a chi sgarra

Strade, nuove regole per scavi e ripristini sanzioni a chi sgarra
COMUNE Autorizzazioni prima dei lavori; richiesta di una mappatura completa dei sottoservizi; certificazioni di regolare esecuzione delle opere; penali e sanzioni. Il regolamento...

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COMUNE
Autorizzazioni prima dei lavori; richiesta di una mappatura completa dei sottoservizi; certificazioni di regolare esecuzione delle opere; penali e sanzioni. Il regolamento per scavi e ripristini del Comune di Latina è quasi pronto e entro 2-3 settimane approderà in commissione per la votazione.


LE INDICAZIONI
Ieri, intanto, l'assessore ai Lavori pubblici, Emilio Ranieri, e la dirigente Micol Ayuso, hanno presentato una bozza, da cui emergono i primi criteri che l'amministrazione di piazza del Popolo intende imporre ai gestori dei sottoservizi (acqua, luce, gas, telefoni, fibra) quando si trovano a dover effettuare scavi nelle strade comunali per la posa di nuove tubazioni o cavi, oppure per effettuare delle riparazioni, come spesso accade, ad esempio, «con Acqualatina che svolge una media di mille interventi all'anno», ha spiegato Ranieri. «Il tema è spinoso - ha ricordato ancora l'assessore - spesso il livello dei lavori non è confacente a opere ben fatte; inoltre lo stato delle nostre strade è altamente ammalorato e continue riparazioni non migliorano la situazione». Già una prima delibera di inizio anno ha dato il via libera alla possibilità di controlli a campione (12 l'anno) sui lavori svolti, mentre proseguono i confronti con i gestori.
GLI ALLEGATI
Il regolamento (fortemente sollecitato in questi anni dal consigliere Salvatore Antoci, prima dalla maggioranza poi dall'opposizione) consta di 17 pagine, ma sono molti gli allegati, in cui sono inseriti più ampiamente temi che avrebbero appesantito il regolamento stesso. Si parte con le normative di riferimento, con i criteri di programmazione degli interventi, con le possibili convenzioni con i gestori, con il necessario censimento del sottosuolo: «I gestori dovranno darci la mappa completa di tutte le loro reti, dobbiamo sapere dove sono i sottoservizi e come sono organizzati», ha chiarito Ranieri. C'è poi la parte degli aspetti procedurali: come vanno presentate le istanze di lavori, i contenuti delle autorizzazioni agli scavi da richiedere preventivamente, come svolgere interventi urgenti, prove sui materiali da utilizzare; c'è anche un disciplinare tecnico, molto dettagliato, con tanto di schemi grafici, su come intervenire a seconda del tipo di strada. Infine, il Comune chiederà che il gestori effettui il collaudo al termine dei lavori e rilasci certificazioni di regolare esecuzione delle opere, in particolare dei ripristini, affinché queste durino almeno qualche anno; in caso contrario, scatterebbero le penali. Ranieri è stato però molto obiettivo su certi aspetti: «Su alcuni sottoservizi come la fibra, lo Stato non aiuta molto: ad esempio la normativa nazionale prevede il silenzio assenso. Non sarà facile mettere insieme servizi che hanno nature diverse. E abbiamo varie situazioni difficili, ad esempio sottoservizi che passano anche sotto edifici di fondazione».

Andrea Apruzzese
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Il Messaggero