Stalking: acido sull'auto della ex, condannato commerciante

Stalking: acido sull'auto della ex, condannato commerciante
 Stalking aggravato sulla ex convivente, commerciante sessantenne di Frosinone condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione. L'uomo non si era mai rassegnato alla fine di...

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 Stalking aggravato sulla ex convivente, commerciante sessantenne di Frosinone condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione. L'uomo non si era mai rassegnato alla fine di quella relazione. Per lungo tempo aveva cercato di riconquistare la compagna. Ma vedendo che dall'altra parte non c'era alcuna voglia di ricominciare, aveva cominciato a perseguitarla in ogni modo. L'ultima volta aveva gettato dell'acido corrosivo sulla carrozzeria della sua auto e poi l'aveva inseguita lungo la Casilina in territorio di Anagni. In quel frangente la donna, una 39enne residente a Segni, era riuscita a salvarsi grazie alla tempestività dei carabinieri i quali non appena avevano ricevuto la sua richiesta di aiuto si erano precipitati sul posto riuscendo ad arrestare l'uomo in flagranza di reato. Il sessantenne che aveva cercato di nascondersi in una stradina secondaria era stato immediatamente accerchiato ed arrestato. Nei giorni scorsi il commerciante, accusato di stalking aggravato, ha deciso di patteggiare. Il giudice lo ha condannato a un anno e quattro mesi che sconterà nella sua abitazione con il braccialetto elettronico. L'uomo è stato anche condannato a risarcire le spese di parte civile.

A suo carico c'erano già state decine di denunce da parte della ex che a seguito di quei comportamenti persecutori si era rivolta all'associazione del Telefono Rosa Frosinone. A rappresentare la vittima l'avvocato Cristiana Cialone che opera da tempo nel del centro antiviolenza. Già nell'agosto scorso l'uomo era stato arrestato a causa di comportamenti persecutori nei confronti della trentanovenne. Successivamente aveva beneficiato dei domiciliari. Ma nel mese di dicembre la situazione è precipitata. La donna è stata costretta a presentare numerose denunce a causa di messaggi minatori che le erano arrivati sul suo telefonino. Poi c'era stato l'inseguimento ed il successivo arresto.


Mar. Ming.
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Il Messaggero