Squid game e bullismo incontri al via nelle scuole

Squid game e bullismo incontri al via nelle scuole
L'INIZIATIVAÈ stato inaugurato nei giorni scorsi presso l'Istituto Rosselli di Aprilia il ciclo di incontri con Monica Sansoni (foto), Garante per l'infanzia e l'adolescenza...

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L'INIZIATIVA
È stato inaugurato nei giorni scorsi presso l'Istituto Rosselli di Aprilia il ciclo di incontri con Monica Sansoni (foto), Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Lazio. Accolta dall'organizzatrice dell'evento, l'insegnante Sabrina Vento, e da alcune classi prime, la Sansoni ha sottolineato la rilevanza della strategia del dialogo: «Ritengo di fondamentale importanza dare largo spazio all'ascolto dei ragazzi, cercando di instaurare con loro un dialogo quanto più possibile empatico». Parte così da Aprilia il programma di riunioni nelle scuole della provincia di Latina, finalizzati alla promozione del dialogo sulle fenomenologie delle varie devianze minorili. Si tratta di interventi che si inseriscono nel panorama di attività incentrate sul contrasto al bullismo, al cyberbullismo e alla violenza di genere che proprio negli istituti scolastici trovano, purtroppo, terreno fertile.

«Esprimiamo grande soddisfazione, per tale incontro - ha affermato in una nota il dirigente scolastico del Rosselli, Ugo Vitti - e diamo tutta la nostra disponibilità, per favorire tali sinergie tra le varie istituzioni, nell'intento di creare una società civile fondata sul rispetto e la non-violenza». L'incontro rientrava nell'ambito di quelli programmati, appunto dalla Sansoni, insieme al Garante nazionale dell'infanzia Carla Garlatti, nelle scuole, primarie, secondarie e licei della provincia di Latina e Roma, per informare i ragazzi e i genitori dei rischi che corrono, a proposito del fenomeno Squid game. Un campanello d'allarme per la serie in onda su Netflix è arrivato anche dal territorio pontino, con diverse segnalazioni. «Il minore, che non ha sempre gli strumenti per distinguere finzione e realtà, rischia così di interpretare come normale il messaggio negativo che il perdente meriti di essere punito, eliminato. Non vogliamo lanciare falsi allarmismi, ma invitare i genitori a non sottovalutare i possibili rischi di emulazione», ha concluso la Sansoni.
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Il Messaggero