Sos delle rsu Solsonica: tutto tace, stop alla produzione

Sos delle rsu Solsonica: tutto tace, stop alla produzione
LA VERTENZAI lavoratori Solsonica tornano a farsi sentire, preoccupati per il loro futuro. «L'azienda - scrivono le rsu in una nota - ha chiesto due mesi di proroga al tribunale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA VERTENZA
I lavoratori Solsonica tornano a farsi sentire, preoccupati per il loro futuro. «L'azienda - scrivono le rsu in una nota - ha chiesto due mesi di proroga al tribunale per presentare un piano industriale evidenziando che nessuna delle diverse soluzioni annunciate si è concretizzata. Questa settimana la linea produttiva sarà ferma perché si è dovuto scegliere tra il comprare le materie prime e il pagamento degli stipendi. Tutto questo, insieme alla mancata convocazione del Mise aumenta il clima di incertezza sulla possibilità di uscire da questa situazione. L'ad continua a chiedere sacrifici per ottenere una riduzione del costo del lavoro allo scopo di aumentare le probabilità di portare il concordato in continuità lavorativa. Al momento le soluzioni che ci sono state presentate dall'azienda non danno garanzie e sono prive di elementi per poterci fare una discussione. Il rischio che questo passaggio venga pagato dai lavoratori in termini di occupazione e di diritti è molto alto. L'incontro al Mise del 9 settembre, annunciato come momento decisivo, si è rilevato inutile. Nella riunione con le istituzioni locali abbiamo chiesto una più attiva partecipazione sulla valutazione degli imprenditori interessati a investire nell'azienda. Visti i tempi stretti, le risposte ci dovevano essere date già la settimana scorsa invece, a oggi, tutto tace. Crediamo che i lavoratori meritino maggiore chiarezza. Salvare questa azienda significa salvare 203 dipendenti e i loro salari. Sarebbe fondamentale non ritrovarci a discutere quando tutto è già stato deciso e con le possibilità di scelta ridotte a ciò che non potremo accettare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero