Sgarbi: «Latina patrimonio dell'umanità»

Sgarbi: «Latina patrimonio dell'umanità»
VERSO IL VOTOUna commissione di architetti che «giudichi indipendentemente il valore dell'architettura razionalista di Latina e la proponga all'Unesco al fine di ottenere il...

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VERSO IL VOTO
Una commissione di architetti che «giudichi indipendentemente il valore dell'architettura razionalista di Latina e la proponga all'Unesco al fine di ottenere il riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità».

Ecco la proposta di Vittorio Sgarbi, critico d'arte, nonché leader di Rinascimento, formazione che supporta la candidatura per il centrodestra a sindaco di Latina di Vincenzo Zaccheo, esposta ieri. Secondo Sgarbi, che ha parlato in una sala del Circolo cittadino gremita fino ai limiti del distanziamento, «per il centenario di Latina nel 2032 deve essere convocata una commissione fatta da architetti italiani che non abbiano paura di dire cosa è stata l'architettura del Ventennio; una commissione che dovrà essere non politica, se non nel senso della pòlis». Sgarbi ne ha parlato bocciando la proposta di Latina come capitale della cultura, e notando invece come «Asmara in Eritrea è una città, italiana, patrimonio dell'Unesco per gli edifici eretti durante il fascismo».
IL CASO DURIGON
Durante l'intervento del critico, esuberante come sempre, non vola una mosca, se non un cellulare che improvvisamente squilla dal fondo della sala, scatenando la sua furia: «Chi ha il cellulare?! Se lo ficchi in...!». Sgarbi torna poi sul caso di Claudio Durigon, l'ormai ex sottosegretario leghista che aveva proposto di intitolare nuovamente ad Arnaldo Mussolini il parco oggi Falcone e Borsellino: «Durigon - secondo il critico - è stato vittima di uno scambio: ora la Lega potrà votare contro la Lamorgese (ministro dell'Interno, ndr). Non mi pare abbia detto nulla di particolare: il fratello di Mussolini non è Mussolini. La toponomastica è un fatto culturale, è storia, i nomi si rispettano. Allora io intendo proporre una piazza a Pier Paolo Pasolini, che tre giorni prima di morire si fece fotografare a Sabaudia».
È un fiume in piena, ricostruisce la politica della Prima Repubblica, «che era basata sul pensiero», parla del M5S come di «un partito che si chiama come un hotel di lusso» e non risparmia bacchettate anche al centrodestra stesso, concludendo però che «oggi tutta la maggioranza è intorno a Zaccheo».

Dal canto suo, Zaccheo ha proposto che «il centro storico divenga la fortezza culturale della città», con «il recupero dei palazzi di fondazione. Nessuno ha mai risarcito la città per i danni di una furia ideologica che ha visto abbattere gioielli architettonici. Allora, nel solco del centenario, tu (rivolto a Sgarbi, ndr) sarai il primo firmatario di un disegno di legge per risarcire Latina degli scempi». Secondo l'ex sindaco, a Latina occorrono anche «un nuovo piano urbano del traffico e un nuovo piano sosta», accanto a «piazze che dovranno diventare un salotto e l'asse viario di corso della Repubblica che sarà un punto di aggregazione per gli studenti».
An. Ap.
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Il Messaggero