Occupazione del Classico, gli studenti: «Ce ne andiamo da vincitori»

Occupazione del Classico, gli studenti: «Ce ne andiamo da vincitori»
Termina oggi l'occupazione del liceo Classico di Latina, dopo un incontro con il Prefetto di Latina Maurizio Falco che ha sostenuto le loro ragioni e le ha comprese e che li...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Termina oggi l'occupazione del liceo Classico di Latina, dopo un incontro con il Prefetto di Latina Maurizio Falco che ha sostenuto le loro ragioni e le ha comprese e che li ha invitati a riflettere su quanto accaduto nelle ultime ore e sui risultati ottenuti con la loro protesta. In serata le dichiarazioni di un rappresentante degli studenti, Paolo Marcello: «Grazie al Prefetto, che ci ha aiutato, e grazie a tutti quelli che ci hanno ascoltato. Abbiamo ottenuto una grande vittoria, ci sentiamo più compresi e abbiamo finalmente delle risposte concrete: la palestra, un cortile libero l'auditorium».

Un'occupazione durata meno di 48 ore. «È vero, può sembrare presto per andarcene, ma non abbiamo mai voluto forzare la mano, solo avere risposte serie e dialogo, e in parte ci sono state. Vista la situazione pandemica e visti i risultati ottenuti pensiamo sia giusto finire l'occupazione». Un'occupazione propositiva e costruttiva così l'hanno definita gli studenti del Classico Dante Alighieri di Latina che lunedì, al suono dell'ultima campanella, hanno dichiarato lo stato di occupazione, spiegando in un lungo documento, le motivazioni. Problemi strutturali, organizzativi, e soprattutto un mancato dialogo con la dirigente scolastica e con la Provincia che non ci fanno sentire una comunità. Vogliamo far capire che il nostro non è un capriccio hanno spiegato i rappresentanti di istituto.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero