Scandalo concorsi Asl: attesa la decisione del Riesame per Moscardelli e Rainone

Scandalo concorsi Asl: attesa la decisione del Riesame per Moscardelli e Rainone
 C'è attesa per la decisione del Tribunale del Riesame di Roma davanti al quale ieri mattina sono stati discussi i ricorsi dell'ex segretario provinciale del...

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 C'è attesa per la decisione del Tribunale del Riesame di Roma davanti al quale ieri mattina sono stati discussi i ricorsi dell'ex segretario provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli e dell'ex direttore amministrativo della Asl di Latina Claudio Rainone, coinvolti nell'inchiesta sui concorsi truccati alla Asl.


I due sono stati colpiti il 1 luglio scorso da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario per corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio in relazione al concorso da 23 posti espletato dall'azienda sanitaria il cui iter si è già concluso con l'assunzione di coloro che sono risultati idonei, sei dei quali (quelli che risultano indagati) sono stati successivamente sospesi dal servizio.

Secondo gli investigatori della Squadra mobile e del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza coordinati dai sostituti procuratori Carlo Lasperanza e Valerio De Luca, Moscardelli avrebbe promesso a Rainone il proprio supporto per la nomina a dirigente in cambio dell'aiuto ad alcuni candidati risultati poi vincitori del concorso. Una tesi che la difesa dell'esponente politico, rappresentata dall'avvocato Renato Archidiacono, ha contestato sia in sede di interrogatorio davanti al gip che nel ricorso presentato al Tribunale del Riesame e discusso ieri mattina sostenendo l'inesistenza di un rapporto tra l'aiuto fornito dal presidente della Commissione ad alcuni candidati amici e la carriera del dirigente, poi effettivamente promosso a direttore amministrativo.
La difesa ha negato l'esistenza di pressioni in questo senso sulla Regione e intende dunque far cadere l'ipotesi di reato più grave contestato al leader politico, quella della corruzione, ed ha chiesto al Tribunale della libertà l'annullamento dell'ordinanza cautelare con revoca della misura degli arresti domiciliari. E nella stessa mattinata di ieri è stato discusso anche il ricorso presentato dai legali di Claudio Rainone, gli avvocati Leone Zeppieri e Stefano Mancini. Per l'ex direttore amministrativo della Asl si tratta di un secondo arresto essendo già stato colpito da ordinanza cautelare il 21 maggio scorso insieme a Mario Graziano Esposito che della commissione esaminatrice del concorso era il segretario. Rainone peraltro in sede di interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari si è avvalso della facoltà di non rispondere. A conclusione dell'udienza i giudici si sono riservati la decisione che potrebbe essere arrivata in nottata o nelle prime ore di oggi visto che scadevano i termini cautelari.


Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero