Saipem: «South Stream sospeso l'impatto ora non è calcolabile»

Saipem: «South Stream sospeso l'impatto ora non è calcolabile»
IL CASOROMA Arriva lo stop ufficiale, con tanto di notifica, per il progetto del gasdotto South Stream. E questa volta non è soltanto il presidente Vladimir Putin o il colosso...

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IL CASO
ROMA Arriva lo stop ufficiale, con tanto di notifica, per il progetto del gasdotto South Stream. E questa volta non è soltanto il presidente Vladimir Putin o il colosso russo Gazprom a dirlo. A confermare che il capitolo è archiviato, almeno per ora, è la stessa Saipem, che insieme alla controllante Eni ha un ruolo di prima fila nell'infrastruttura che avrebbe dovuto trasportare in Europa il gas russo aggirando l'Ucraina e attraversando il Mar Nero, la Bulgaria, la Serbia, l'Ungheria e l'Austria. Un annuncio che sembra smontare le speranze alimentate ieri dalle parole del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. «Le questioni South Stream non sono insormontabili», ha affermato Juncker lasciando di fatto aperto il capitolo South Stream: «Si può fare». Questo, prima che arrivasse la doccia fredda. Ma in realtà le diplomazie sono già al lavoro sull'asse Russia-Europa. Lo stesso premier della Bulgaria, Boyko Borisov è convinto che si possa «andare avanti con i lavori preparatori». Mentre il rappresentante permanente russo presso l'Ue, Vladimir Cizhov, intende continuare le discussioni con Serbia, Austria e Ungheria.

Saipem ha annunciato la sospensione del progetto precisando che lo stop «riguarda tutti i mezzi navali impegnati nelle attività relative alla posa delle tubazioni». Risultato? Il colpo non è da poco per l'asse Saipem-Eni visto che Eni è socia al 20% di Gazprom nel consorzio South Stream mentre Saipem aveva vinto una commessa da 2,4 miliardi per la costruzione del primo tratto e la posa dei tubi sui fondali del Mar Nero.
Da parte sua la stessa Saipem ha ammesso che allo stato attuale «non è possibile determinare gli impatti economici in quanto non è nota la durata nè è prevedibile la decisione finale del cliente». Fatto sta che lo stop dell'opera può privare Saipem del 10% del portafoglio ordini, E gli analisti hanno già tagliato le previsioni sui conti.
Roberta Amoruso
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Il Messaggero