Roma, crepe nel piano anti-gelo: poco sale e spazzaneve sbagliati

Roma, crepe nel piano anti-gelo: poco sale e spazzaneve sbagliati
«It's freezing outside», si gela là fuori, ha detto ieri il sindaco di Londra Sadiq Khan e per tranquillizzare i suoi concittadini ha fatto sapere che...

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«It's freezing outside», si gela là fuori, ha detto ieri il sindaco di Londra Sadiq Khan e per tranquillizzare i suoi concittadini ha fatto sapere che l'amministrazione della capitale britannica aveva già messo in cascina oltre 100mila tonnellate di sale per far fronte alla nevicata di questi giorni. E Roma? Fino a sabato, mentre i bollettini meteo già segnalavano l'avvento minaccioso di Burian sulle città del centro Italia, nei magazzini della Protezione civile del Campidoglio erano rimaste appena 600 tonnellate di sale - lo 0,6% delle scorte rispetto a Londra - «principalmente avanzi dell'ultima nevicata del 2012», spiegano i tecnici capitolini.


Non proprio il massimo per affrontare l'annunciatissima «snow storm», la tempesta di neve, come l'ha definita, ammesso che lo fosse davvero, la sindaca Virginia Raggi nel suo discorso in inglese dall'altra parte dell'oceano, in Messico, all'adunata sui cambiamenti climatici da cui è dovuta rientrare in tutta fretta ieri, a nevicata già conclusa da un pezzo.

I TEMPI
Soltanto sabato quindi, a poco più di 36 ore dalla caduta dei primi fiocchi sull'asfalto e sui tetti di Roma, a Palazzo Senatorio si è accesa una spia di allarme e qualcuno ha pensato di fare incetta di sale per evitare che, dopo la neve, le strade si trasformassero in pericolosi lastricati di ghiaccio. Cosa che è puntualmente avvenuta in tanti quartieri.

IL RIFORNIMENTO
Va detto poi che il rifornimento, piuttosto modesto, acquistato in extremis dall'amministrazione dell'Urbe fino a ieri sera non era neanche arrivato a destinazione per intero. Su 4mila tonnellate di sale ordinate dal Campidoglio - la gran parte delle scorte è arrivata dai comuni pugliesi di Andria e Margherita di Savoia, le Saline di Barletta - ieri mancava all'appello quasi una tonnellata. Arriverà nelle prossime ore, si spera. Dal Comune assicurano che nei prossimi due giorni mezzi e operatori dell'Ama, la municipalizzata dell'ambiente, continueranno a spargere sale sui marciapiedi, soprattutto nelle zone più frequentate, come stazioni ferroviarie, metro e strade commerciali. Anche i vigili urbani sono stati reclutati per limitare i danni ed evitare che ieri notte, col termometro a meno 7, si formasse altro ghiaccio sulle grandi strade, dalla Prenestina alla Tangenziale.

GLI INCIDENTI

Nel frattempo, per tutto il giorno, in città si sono registrati capitomboli talvolta comici talvolta molto dolorosi. A Porta Metronia un signore di 60 anni è scivolato sul marciapiede gelato ed è finito all'ospedale San Giovanni. «Ieri abbiamo avuto il picco di traumi ortopedici», racconta Massimo Magnanti, a capo del Sindacato professionisti dell'emergenza e primario al San Filippo Neri. Tocca aspettare il sale, quindi, o il sole. Perché come scriveva Plinio il Vecchio, non c'è niente di più utile. Soprattutto per sciogliere il ghiaccio ed evitare certi brutti scivoloni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero