Rissa dopo la discoteca, tre feriti e 10 denunce: una notte di follia

Rissa dopo la discoteca, tre feriti e 10 denunce: una notte di follia
MOVIDA CHOCCITTÀ DI CASTELLO Pugni ed un coltello in tasca, follia in discoteca. È notte fonda quando alla sala operativa del Commissariato della Polizia di Stato di Città di...

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MOVIDA CHOC
CITTÀ DI CASTELLO Pugni ed un coltello in tasca, follia in discoteca. È notte fonda quando alla sala operativa del Commissariato della Polizia di Stato di Città di Castello arriva la richiesta d'intervento per la rissa davanti ad un locale da ballo del Tifernate. Scatta il dispositivo che prevede l'invio di equipaggi nel minor tempo possibile. Gli agenti rilevano la presenza di un gruppo di persone all'esterno del ritrovo. Acquisiscono le dichiarazioni di testimoni, verificano lo stato dei luoghi. Ricostruiscono l'accaduto. Emerge di un parapiglia che aveva coinvolto giovani provenienti, almeno sembra, da Ponte Felcino, alle porte di Perugia, Magione, Arezzo.

Tre sarebbero feriti. Un aretino alla mano, un perugino alla fronte; un secondo aretino per contusioni al volto. Vicino ad una siepe spunta un coltello con una lama lunga circa 10 centimetri, pare non utilizzato, di cui qualcuno si è disfatto prima dell'arrivo delle Pantere. Gli accertamenti, coordinati sul posto dal vice questore Michele Santoro (foto), conducono all'identificazione di dieci ragazzi, tra i 20 ed i 25 anni. Verranno denunciati per rissa aggravata, scoppiata, probabilmente, per futili motivi. Un'occhiata ritenuta di sfida, l'apprezzamento non gradito ad una ragazza, vecchie ruggini amplificate da qualche bicchiere di troppo. Preoccupante replica di situazioni che avvelenano le ore della movida. La tempestiva risposta degli uomini in divisa è frutto del potenziamento dei servizi di controllo del territorio disposti in tutta la provincia dal questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, finalizzati all'osservanza delle nuove disposizioni in vigore per il contenimento della pandemia nonché alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni criminosi e di ogni altra forma di illegalità. Adesso sono al vaglio della Questura ulteriori provvedimenti amministrativi da assumere nei confronti dei responsabili della zuffa. Rischiano la sospensione temporanea dell'attività la discoteca, il daspo urbano i giovani denunciati come i loro coetanei che in estate si sono cacciati nei guai per una scazzottata in piazza Fanti.

Walter Rondoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero