Reithera, iniziata ieri al Goretti la sperimentazione con i primi 5 volontari

Reithera, iniziata ieri al Goretti la sperimentazione con i primi 5 volontari
La sperimentazione del vaccino ReiThera annunciata nei giorni scorsi è ufficialmente partita alla Asl di Latina. Sono state centinaia le candidature arrivate e ora...

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La sperimentazione del vaccino ReiThera annunciata nei giorni scorsi è ufficialmente partita alla Asl di Latina. Sono state centinaia le candidature arrivate e ora l'ospedale Goretti è davvero pronto a iniziare. I primi cinque volontari, tra i 40 e i 60 anni, contattati dalla struttura sono arrivati ieri all'appuntamento programmato: nell'arco della stessa giornata hanno effettuato prelievi del sangue ed esami, firmato il consenso informato e dopo qualche ora ricevuto la dose del siero. Come precisato, la sperimentazione sarà condotta su tre bracci: uno prevede un'unica somministrazione, un altro due inoculazioni a distanza di 21 giorni e l'ultimo prevede invece la somministrazione di un placebo. Ma l'operazione è detta a doppio cieco: chi effettua le operazioni non conosce a quale dei tre bracci appartiene il volontario.


LA DIRIGENTE
«Siamo ufficialmente partiti spiega la dottoressa Miriam Lichtner, primario della Uoc Malattie Infettive dell'ospedale Goretti Sulla base delle candidature ricevute abbiamo stilato una lista da cui sono stati chiamati i primi cinque volontari».


I TEMPI
«La prossima settimana contiamo di farne circa dieci ogni pomeriggio - dice la Lichtner - arrivando ad arruolare una cinquantina di pazienti. L'arruolamento effettivo avviene con la firma del consenso informato, qui in ospedale il volontario si sottopone ai prelievi e poi nella stessa giornata avviene la somministrazione. Abbiamo esaminato la candidatura di diversi soggetti di tutte le età, anche avanzate».
La sperimentazione ReiThera, come specificato, è alle fasi due e tre, dopo la conclusione con successo della prima nei mesi scorsi. L'obiettivo sarà anche comprendere se il vaccino sarà efficace con una singola dose e senza richiamo. Ma c'è un'altra novità all'ospedale di Latina e riguarda gli anticorpi monoclonali.


MONOCLONALI
Il Lazio ha annunciato in questi giorni di aver messo a punto il protocollo di somministrazione dei farmaci, che interesserà in fase sperimentale l'istituto Spallanzani di Roma, il policlinico Tor Vergata, l'Umberto I, l'ospedale Sant'Andrea, il San Paolo di Civitavecchia, l'ospedale di Palestrina, quello dei Castelli, l'ospedale Belcolle di Viterbo, il De Lellis di Rieti, il nosocomio di Frosinone e anche il Goretti. Latina dunque di prepara anche a questo nuovo traguardo: «Siamo pronti dichiara la dottoressa Lichtner ma attendiamo il via libera dalla Regione e ovviamente i farmaci. Stiamo predisponendo la struttura in modo da creare ambulatori specifici all'interno dell'ospedale in grado di accogliere i pazienti covid da sottoporre a questa particolare cura e che non hanno necessità di ricovero. Ci sono ancora tanti malati e la nostra priorità è proprio quella di ridurre il numero di pazienti che sintomi gravi».


I monoclonali saranno somministrati dunque, come prevede il protocollo, a persone con diagnosi di covid in fase iniziale della malattia e in presenza di particolari condizioni e fattori di rischio che potrebbero contribuire a peggiorare il quadro clinico. Saranno due le modalità di reclutamento previsto: o tramite l'accesso al pronto soccorso dell'ospedale o attraverso la segnalazione dei medici di base. L'avvio è previsto nei prossimi giorni, non appena le dosi, di cui non si conosce ancora la quantità, saranno effettivamente consegnate alle strutture di riferimento.

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Il Messaggero