«Rap per il clan, non è una bravata»

«Rap per il clan, non è una bravata»
IL CASOE' rimasto online appena un giorno il video che inneggiava al clan dei Travali, con frasi esplicite e immagini girate nella zona dei Palazzoni in Q4, il quartier generale...

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IL CASO
E' rimasto online appena un giorno il video che inneggiava al clan dei Travali, con frasi esplicite e immagini girate nella zona dei Palazzoni in Q4, il quartier generale della famiglia che gestiva il traffico di droga insieme ai Di Silvio.

La Questura di Latina sta indagando su un episodio considerato molto grave dagli investigatori. Nella clip, pubblicata sabato su Youtube, ci sono riferimenti a rapine, droga, pentiti traditori, spartizione di denaro. Il tutto con uno slang che scimmiotta i rapper, celebrando i leader del clan recentemente colpito con i 19 arresti dell'operazione Reset.
Che non si tratti di una semplice bravata, come spesso si liquidano frettolosamente episodi analoghi, ne è convinto il capo della Squadra Mobile di Latina, Giuseppe Pontecorvo: «Non bisogna continuare a definirle bravate perché sono messaggi gravi, con riferimenti espliciti a rapine e spartizione di denaro nell'ambito dell'attività criminale dei clan». Gli investigatori sono intervenuti immediatamente, sabato sera, con la richiesta, attraverso la polizia postale, di rimozione del video indirizzata al gestore della piattaforma Youtube. Il video è scomparso ieri sera intorno alle 18, ma non è ancora chiaro se sia stato rimosso dal colosso americano o per iniziativa degli stessi autori.
In un giorno la clip firmata dai TR4, intitolata Zona, ha avuto oltre 2.500 visualizzazioni prima di sparire dal web, rimbalzando tra social e chat in tutta la città. Nel video si vedono diversi ragazzi giovanissimi, alcuni con il volto coperto da passamontagna. Le parole corrono veloci su immagini inequivocabili, si vedono oro e soldi in quantità, contanti spartiti come avviene nei clan al termine di rapine, estorsioni o spaccio di droga. All'inizio compare anche Valentina Travali, finita recentemente ai domiciliari nell'operazione Reset, poi si vedono anche le foto dei leader Angelo e Salvatore Travali. «Stiamo identificando tutte le persone che compaiono nel video» spiega il capo della Squadra Mobile, Giuseppe Pontecorvo.
IL MESSAGGIO
Il testo del brano rap non lascia spazio a dubbi sulla natura del messaggio: «Rispetto la strada, faccio una rapina a mano armata no contatti, solo contanti c'ho un amico e di sicuro non è pentito». I riferimenti ai pentiti sono particolarmente significativi visto che, grazie alle dichiarazioni di 4 collaboratori di giustizia, la polizia ha inflitto duri colpi al clan delle famiglie Travali e Di Silvio. «Se sei in zona mia faccio bang bang bang», continua il brano, «c'ho in mano un fero pronto, siamo cresciuti nella fame, tra coltelli e lame» per poi culminare in «Latina è cosa nostra», elogiando il potere del clan. Sembra una versione locale, a tratti grottesca, del Mo ce ripigliamm' tutt' chell che è o nuost. Ma qui non siamo sul set di Gomorra, i riferimenti sono alla realtà.

Marco Cusumano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero