«Qui le auto corrono troppo» Anni per un marciapiede

«Qui le auto corrono troppo» Anni per un marciapiede
I RESIDENTI«Qui le auto corrono troppo». C'è chi pensa ad Alessio e pensa a una vita che è difficile mettere fuori il muso dell'auto dal cancello per arrivare sulla...

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I RESIDENTI
«Qui le auto corrono troppo». C'è chi pensa ad Alessio e pensa a una vita che è difficile mettere fuori il muso dell'auto dal cancello per arrivare sulla Marscianese.

Il dramma di Alessio Galletti riapre il problema di una strada che fa paura. la velocità, il buio, i marciapiedi. Chi abita tra San Fortunato della Collina e San Martino in Colle sa cosa significa avere paura percorrendo quella strada che unisce Perugia a Marsciano. La strada che teneva i fili della vita di Alessio, 18 anni il maggio scorso, morto per una carambola assurda del destino.
«Qui le auto corrono. Sempre. Fanno i controlli, ma forse on basta».
In mezzo a quel rettilineo con il semidosso che inganna, di postazioni di autovelox fissi ce ne sono due. Uno verso Sant'Enea, 500 metri prima del punto di impatto tra la Toyota e lo scooter di Alessio. E poi, verso Perugia, ottocento metri dopo il ligo del dramma. Ci sono i lampioni lungo la fettuccia di asfalto che unisce case, villette, palazzine e negozi ed entra dentro i paesi della collina. Luce prima e dopo il luogo della tragedia. Quella strada passata da Anas a Regione a di gestione della Provincia è stata fonte di polemiche e dolori. Dolori perché Alessio non è la prima vittima. Polemiche perché ci sono volti anni prima che fosse realizzato un marciapiede arrivassero i pali della pubblica illuminazione per dare uno squarcio di luce a chi guida lì in mezzo. Si era mossa la Circoscrizione, si era mossa l'Anas, si era mosso, vent'anni fa, il Comune.
Le postazioni degli speed check fanno il loro dovere. Ogni volta che la pattuglia della Municipale esce si contano anche 50-70 infrazioni. Ma non basta la stangata per fermare chi corre troppo.
Lu.Ben.
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Il Messaggero