«Questa città è un valore aggiunto per l'Italia»

«Questa città è un valore aggiunto per l'Italia»
«Latina è la città più giovane d'Italia, che vuole crescere, come vuole crescere tutta l'Italia, e non si può mancare a un invito...

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«Latina è la città più giovane d'Italia, che vuole crescere, come vuole crescere tutta l'Italia, e non si può mancare a un invito ricordando che 91 anni fa una città nasceva piena di speranza e di fiducia, che ora va confermata». Così il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, ieri ha salutato il 91esimo anniversario dell'inaugurazione di Littoria, oggi Latina, partecipando al concerto della banda musicale della Polizia di Stato presso il teatro D'Annunzio, preceduto da un caffè in un bar del centro con sindaco e autorità.

«È bello che a celebrarlo sia la Polizia di Stato - ha aggiunto - per sottolineare l'impegno di tutti coloro che servono la Patria in divisa, dando ai cittadini la sicurezza e l'aspettativa di tranquillità che voi garantite a livello interno e internazionale». La Russa ha sottolineato che «non potevo mancare, prima di tutto per amicizia e cortesia con il sindaco, con il senatore Nicola Calandrini, con le autorità, e poi perché Latina è nell'immaginario: una città Italiana che dà all'Italia un valore aggiunto. A Latina auguro soprattutto una continua capacità di corrispondenza, che c'è ma deve sempre crescere, tra i cittadini e le istituzioni».

Ha poi ricordato come la sindaca, Matilde Celentano, è stata eletta «con oltre il 70% dei voti» e ha ironizzato sul suo cognome: «Quando ho letto sindaco Celentano ho pensato: ma poi la fanno pure cantare? Una che prende il 70% deve sapere anche cantare, la banda si prepari, il sindaco vuole pure cantare!».
Il presidente del Senato ha poi ricordato anche lo scrittore Premio Strega Antonio Pennacchi, cui oggi sarà intitolato un tratto di via del Lido: «È un altro figlio importante della città, che ha saputo guardare alla sua storia, alla storia della città, anche alla sua vicenda familiare, senza meccanismi predefiniti, con uno spirito di libertà che io mi auguro appartenga sempre a tutti i cittadini, comunque la pensino». Alla domanda se per lui fosse un'emozione particolare essere a Latina, città fondata nel Ventennio fascista, ha risposto che «io, prima di emozionarmi Però è sempre un palpito, più che un'emozione». La Russa si è infine scusato per dover andare via prima del termine del concerto: «Ho un altro impegno politico, e poi c'è Lazio-Inter...».

«La sua presenza ci onora e dimostra l'attenzione verso la capitale della cult, della provincia» ha poi aggiunto il sindaco, Matilde Celentano, con un inciampo, dovuto forse all'emozione per essere oggi, «la prima volta che mi trovo come sindaco a presiedere i festeggiamenti». Secondo il questore, Raffaele Gargiulo, «il concerto della banda della Polizia vuole rappresentare un momento ulteriore sulla strada della legalità che percorriamo ogni giorno e che passa attraverso anche momenti come questo». «Vogliamo rappresentare - ha aggiunto il prefetto, Maurizio Falco - che c'è una comunità che vuole crescere e vuole lasciarsi alle spalle situazioni figlie di una narrazione che Latina non merita. Abbiamo fatto già tante cose e vogliamo farne anche altre, forse non è un caso che ci siano due Natali in sette giorni».

IL CONCERTO

Presentato dalla giornalista Roberta Sottoriva, il concerto della Banda musicale della Polizia di Stato, fondata nel 1928 e che in questi decenni ha collaborato con i teatri dell'Opera di Roma, La Scala, La Fenice, San Carlo di Napoli, è stato condotto dal suo direttore, il Maestro Maurizio Billi, con la partecipazione di diversi tenori e soprano. Tra le musiche eseguite, le arie dalle opere liriche "E lucevan le stelle" (dalla Tosca di Giacomo Puccini), "Libiam nei lieti calici" (dalla Traviata di Giuseppe Verdi), musiche di Ennio Morricone (tra cui il tema "L'estasi dell'oro" de "Il buono, il brutto, il cattivo" e un medley), brani come "Sax Park" di Otto Schwarz, "Russian waltz" di Dmitrij Dmitrievic Shostakovic.
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Il Messaggero