Latina, processo Cetrone: acquisita sentenza dei due pentiti

Latina, processo Cetrone: acquisita sentenza dei due pentiti
Il Tribunale acquisirà agli atti del processo per l'operazione Scheggia la sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha condannato definitivamente Renato Pugliese e...

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Il Tribunale acquisirà agli atti del processo per l'operazione Scheggia la sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha condannato definitivamente Renato Pugliese e Agostino Riccardo nel processo stralcio di Alba Pontina. Oltre ad altre sentenze e documenti relativi alle vicende giudiziarie del clan di Campo Boario. La richiesta l'hanno fatta ieri pomeriggio i pubblici ministeri dell'Antimafia Corrado Fasanelli e Luigia Spinelli nell'udienza del processo a carico dell'ex consigliera regionale Gina Cetrone, dell'ex marito Umberto Pagliaroli, di Armando Lallà Di Silvio e dei figli Gianluca e Samuele, chiamati a rispondere a vario titolo di estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, il tutto aggravato dal metodo mafioso.

In apertura il legale della Cetrone, l'avvocato Lorenzo Magnarelli, ha chiesto l'ammissione di nuove prove documentali e l'audizione di alcuni investigatori dai quali emergerebbe che nel 2016 era stato predisposto un servizio di appostamento da parte della Questura a tutela dell'imputata contro Agostino Riccardo. Sull'istanza il Tribunale, presieduto da Caterina Chiaravalloti, si è riservato. In aula è stato poi ascoltato un altro teste dell'accusa, il direttore commerciale dell'azienda di Massimo Bartoccini, l'imprenditore che per un debito contratto con Vetritalia di Cetrone e Pagliaroli è stato minacciato e costretto a pagare con le intimidazioni di Samuele e Gianluca Di Silvio e Agostino Riccardo. L'uomo, confermando le sue precedenti dichiarazioni, ha raccontato che il giorno in cui Bartoccini andò a Terracina per parlare con i due imprenditori per risolvere la questione del debito, ricevette alcune sue telefonate nelle quali l'imprenditore gli disse che c'erano problemi e di richiamarlo a breve. Si torna in aula il 21 giugno.

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Il Messaggero