Prezzi alle stelle e opere irrealizzabili, il Comune di Latina costretto a ridimensionare i piani

Prezzi alle stelle e opere irrealizzabili, il Comune di Latina costretto a ridimensionare i piani
Oltre 8 milioni di euro di variazione di bilancio per rendere disponibili le somme e realizzare subito quattro interventi da fondi Pnrr, mentre bisogna ridimensionare un altro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Oltre 8 milioni di euro di variazione di bilancio per rendere disponibili le somme e realizzare subito quattro interventi da fondi Pnrr, mentre bisogna ridimensionare un altro programma, il contratto di quartiere Nicolosi-Villaggio Trieste a causa dell'aumento dei prezzi degli interventi edilizi, eliminando definitivamente un intervento.


OPERE IRREALIZZABILI
È quest'ultima delibera, di modifica di una precedente dell'ottobre scorso, del commissario del Comune di Latina, Carmine Valente, a spiccare. Il Comune aveva ottenuto - venti anni fa - dieci milioni di euro, poi faticosamente difesi quando nel 2014 la Regione li aveva revocati. Da allora, una serie di riprogrammazioni delle opere fino a giungere all'ottobre 2022, quando lo stesso commissario approvò il nuovo elenco. Ma il 16 febbraio scorso, la Regione comunica al Comune «la necessità di verificare la validità dei prezzi nel quadro economico, alla luce del nuovo prezzario di luglio 2022», che ha causato quello che la delibera definisce «un notevole rincaro dei prezzi regionali». E la Regione impone di rimodulare gli interventi, altrimenti il finanziamento è nuovamente a rischio. Insomma, anche al Comune accade come a tante famiglie: un'esplosione dei prezzi nel settore edile, che porta a rinunce. Del contratto di quartiere erano rimasti da realizzare quattro interventi: il centro amministrativo e culturale con parco in via Ezio e la riqualificazione del parco in via Viriglio per 3,1 milioni di euro; la struttura sportiva polivalente in via Pantanaccio per 2,4 milioni di euro; un edificio residenziale per studenti universitari nell'area dell'Università (1,3 milioni di euro). Questi tre interventi, per un totale di 7,3 milioni di euro restano, e con priorità "alta". Ma uno viene cassato: il polo civico con sistemazione a verde e arredo urbano in piazza Berlinguer. Questo viene definito «eliminato perché non più realizzabile con il rincaro dei prezzi regionali». E non è tutto: un altro intervento, la ristrutturazione della scuola materna e centro anziani in via Ezio, «viene considerato non prioritario, per cui verrà preso in considerazione solo se saranno accantonate somme derivanti dai ribassi d'asta non utilizzabili per le opere complementari ai progetti prioritari».


CORSA PER 8 MILIONI DI PNRR


Ma non è l'unica scadenza. Il Comune deve affrettarsi anche a rispettare termini dei progetti Pnrr. Ecco perché, con analoga delibera, il commissario effettua una variazione di Bilancio per applicazione dell'avanzo vincolato, da 8,3 milioni di euro, per mettere subito a disposizione le somme «per garantire la prosecuzione o l'avvio degli interventi soggetti a termini o scadenza, la cui mancata attuazione determinerebbe danno per l'ente». Si tratta della riqualificazione del parco Falcone e Borsellino (5,3 milioni di euro); la trasformaazione dell'ex scuola di via Milazzo per destinarla a spazio pubblico (1,6 milioni); dei lavori all'ex tipografia di viale XVIII Dicembre (1 milione) e a palazzetto, piscina e palestra (275mila euro).
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero