Porta Pesa contro spaccio e furti «Controlli negli appartamenti»

Porta Pesa contro spaccio e furti «Controlli negli appartamenti»
SICUREZZA «Basta degrado a Porta Pesa». È duro l'allarme dell'associazione Borgo Sant'Antonio che riunisce residenti e commercianti della zona. E che chiede a gran voce più...

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SICUREZZA
«Basta degrado a Porta Pesa». È duro l'allarme dell'associazione Borgo Sant'Antonio che riunisce residenti e commercianti della zona. E che chiede a gran voce più sicurezza, riqualificazione e controlli, soprattutto amministrativi da parte del Comune. Dopo i recenti episodi di spaccio e furti, Borgo Sant'Antonio ricorda come Porta Pesa sia un'area viva e dinamica. Tra il più importante polo scolastico della città e l'Università per stranieri e che «grazie al costante lavoro di residenti e commercianti, si presenta curata e soprattutto vigilata e controllata. Per questo motivo episodi di spaccio e microcriminalità vengono immediatamente rilevati e segnalati senza alcun indugio e connivenza».

Borgo Sant'Antonio ribadisce di essere in continuo contato con le forze dell'ordine e partecipa ai tavoli permanenti istituiti dalla questura per il monitoraggio della situazione in centro, tanto che a novembre l'associazione «visto il peggioramento del fenomeno dello spaccio nel quartiere, ha sollecitato un incontro urgente» con polizia e Comune, finito «con un impegno a un più rigido controllo della zona e ad interventi mirati per allontanare presenze pericolose. L'assessore Merli proseguono dal Borgo - si è impegnato a verificare, tramite gli uffici tecnici, l'abitabilità di alcuni locali che vengono affittati a soggetti pregiudicati e comunque non regolari sul territorio nazionale. Aspettiamo ancora risposte puntuali dall'assessore sui controlli amministrativi».

L'associazione, quindi, «dato il perdurare di una situazione che potrebbe anche degenerare in episodi più gravi», chiede più sicurezza e contrasto al degrado. Con un piano che prevede la creazione di un cordone sanitario intorno alle scuole del quartiere dove limitare la presenza di spacciatori e tossicodipendenti e controlli sui locali per il rispetto di tutte le norme. E ancora, «verifica dell'abitabilità dei locali al piano terra di corso Bersaglieri e via del Pasticcio; stop a licenze edilizie per trasformare fondi e botteghe in appartamenti; avvio di un progetto di residenzialità di qualità per giovani coppie». Chiesti anche l'accelerazione degli interventi previsti dal Comune per la riqualificazione della zona (ztl, rifacimento delle strade e del marciapiede in viale Sant'Antonio) e più servizi ai residenti. Oltre a «rilanciare il progetto di centro commerciale naturale sostenendo i negozi di vicinato; introdurre il criterio della compatibilità con il valore storico dei luoghi per le nuove aperture commerciali». «In conclusione, che ognuno si assuma la propria parte di responsabilità perché siamo arrivati all'ultima chiamata per provare a rilanciare la nostra città, per di più in uno dei momenti più difficili per la tenuta socio-economica di famiglie e commercianti del centro storico, senza temporeggiare e perdersi dietro a spot e inutili chiacchiere».
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Il Messaggero