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Pezzi di mobilio, pneumatici, plastiche e residui di qualche lavoretto di edilizia. L'allerta sulle mini discariche torna a suonare con forza. Nonostante le restrizioni in vigore da mesi, continua ad esserci chi esce di casa e sfregia l'ambiente. In questi giorni le ultimissime segnalazioni sugli abbandoni hanno riguardato due zone di quartieri particolarmente presi di mira: Ponte Felcino, nella zona industriale e San Marco, lungo il Turrione, la strada che fa da collegamento con l'area di Cenerente. Lì, partendo da questo caso, sono stati abbandonati a bordo strada anche degli pneumatici. Si tratta dell'ennesimo sfregio. A poche decine di metri è abituale, come più volte raccontato su queste colonne, l'abbandono di ogni tipologia di rifiuti (ci sono anche sacchetti dell'immondizia e piccoli cumuli di bottiglie di vetro e plastica) che vengono gettati su un fosso di raccolta delle acque. In più occasioni lì sono spuntati anche residui di eternit, oltre che elettrodomestici, elementi in ferro e parti di mobilio. Sono proprio quelle comparse anche nella zona industriale di Ponte Felcino.
MOBILI A TERRA
In via Val di Rocco, a ridosso del Tevere, sono stati abbandonati vari parti di mobili in legno. Pochissimi giorni fa alcuni residenti avevano riacceso l'attenzione sul fenomeno che in quella zona si fa sentire a ripetizione. In particolare nelle ultime settimane sono state trovare alcune televisioni, di quelle vecchio tipo con il tubo catodico. In quell'area spunta comunque un po' di tutto fra grandi plastiche, lattine, bottiglie e pezzi di cartone gettati probabilmente dalle auto in transito. L'appello di chi abita e frequenta quella zona, in particolare podisti, è di controlli a suon di fototrappole per limitare gli abbandoni.
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Il Messaggero