CAMPOLI APPENNINO Le ha rotto il setto nasale con un pugno. Non si tratta della solita rissa in un bar o per strada: questa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le ha rotto il setto nasale con un pugno. Non si tratta della solita rissa in un bar o per strada: questa volta, l'aggressione è avvenuta tra le mura domestiche da parte di un padre contro sua figlia di 24 anni.
E' accaduto a Campoli Appennino la scorsa mattinata, quando i carabinieri della pattuglia dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sora sono dovuti intervenire dopo una segnalazione telefonica da parte di un parente della vittima che, temendo il peggio e vedendo la ragazza ricoperta in volto di sangue, non ha esitato a chiedere aiuto. Pare, ma questo lo appureranno i militari, che la discussione che ha mandato su tutte le furie il padre 56enne della ragazza sia nata per futili motivi e secondo gli investigatori «ormai da tempo ogni scusa era buona per mandare l'uomo in escandescenza». Secondo le indagini dei militari, da tempo la giovane subiva maltrattamenti e percosse, vittima anche la madre della ragazza e moglie dell'uomo. Sul posto anche i sanitari del 118, che, congiuntamente ai carabinieri, hanno portato la ragazza all'ospedale «SS. Trinità» di Sora. La prognosi parla di frattura al setto nasale con prognosi superiore ai 20 giorni. L'uomo, artigiano, dopo gli accertamenti, è stato tratto in arresto con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni e, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, trattenuto nella camera di sicurezza della Compagnia di Sora.
Una brutta storia che, spenti i riflettori, vedrà protagonista una famiglia che dopo questa vicenda deve cercare di ritrovare la serenità perduta, anche se i segni più gravi la ragazza li porterà nel cuore. Sembra che in questo mese di settembre già in un'occasione i carabinieri erano stati allertati di quanto succedesse in quella famiglia.
Gianpiero Pizzuti
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero