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Sarà il Consiglio nazionale delle ricerche Istituto sull'inquinamento atmosferico (Cnr Iia) a redigere il Piano della Costa del Comune di Latina. L'incarico, per un importo di 92.820 euro, è stato affidato con determinazione a firma di Egidio Santamaria, dirigente del servizio Ambiente dell'ente municipale. L'atto è all'albo pretorio da ieri ed è conseguente a una recente deliberazione del commissario straordinario Carmine Valente che ha dato seguito alla previsione della precedente amministrazione di dotare il Comune di questo strumento. Il Piano della costa è ritenuto utile per lo sviluppo sostenibile dell'economia del mare e del marketing territoriale e sarà finanziato con i fondi ottenuti nel 2017, per un importo complessivo di 18 milioni di euro, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a sostegno del progetto denominato Latina anche città di mare, volano di riqualificazione urbana.
Per la progettazione il Comune ha scelto di affidarsi al Cnr-Iia, non solo per aver presentato un'offerta conforme ai tempi e ai contenuti deliberati dal commissario con i poteri della giunta, ma anche perché, in linea di principio, assicura all'Amministrazione ulteriori vantaggi legati all'efficacia dell'affidamento sia in termini di economicità (in quanto non persegue finalità di utile), che di rapidità (in quanto Ente, seppur operante in qualità di operatore economico, è soggetto a minori adempimenti legati alla verifica dei requisiti, per sua natura, già pre-attestati).
Il team di lavoro sarà coordinato dall'ingegnere Francesco Petracchini, direttore del Cnr-Iia. Conformemente alla finalità pubblica comune e ai criteri di interdisciplinarità, complessità e innovazione, la redazione del Piano della costa si legge nella determinazione del dirigente Santamaria - intende innescare un processo di rivitalizzazione economica, sociale e culturale del contesto di riferimento mediante una pianificazione a tutela dell'ambiente.
LE LINEE GUIDA
Ai progettisti spetterà il compito di indicare nel piano la strada da compiere per promuovere la blue economy attraverso il miglioramento degli indici di qualità ambientale, delle reti di collegamento tra il litorale, il centro e la stazione ferroviaria, valutando lo sviluppo del porto canale di Rio Martino e i problemi legati all'erosione marina. L'obiettivo ultimo è quello di fare del litorale di Latina non una parte a sé stante della città ma integrata ad essa, esaltandone la vocazione di città di mare finora rimasta inespressa.
Il Piano della costa, pur non essendo previsto da alcuna normativa regionale, è stato pensato quale uno strumento di pianificazione e programmazione per cogliere opportunità di sviluppo sostenibile, cercando di risolvere le criticità di un territorio complesso. In aggiunta agli strumenti già esistenti, andrà almeno secondo le intenzioni - a raccordare e soddisfare le esigenze della comunità nel contesto del mutamento ambientale, climatico e socio-economico in corso.
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Il Messaggero