LA PROTESTAAncora una volta quel che rimane del fine settimana è solo sporcizia. Almeno è quanto accade al parco Chico Mendez dove nei pressi si trova un noto marchio di fast...
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Ancora una volta quel che rimane del fine settimana è solo sporcizia. Almeno è quanto accade al parco Chico Mendez dove nei pressi si trova un noto marchio di fast food americano. E visto che l'Umbria è in zona arancione, l'unica possibilità per consumare il junk food da parte dei clienti, per la maggior parte giovanissimi, è quella di farlo con la consegna a domicilio o, ancor meglio, l'asporto. Cosi l'area per le auto in sosta, panchine e il parco stesso diventano il luogo perfetto dove consumare hamburger, patatine e gelati. Un passatempo che molti giovanissimi, soprattutto nella noia dell'era da Covid, praticano in particolar modo nel fine settimana, alla ricerca di un po' di quella socialità vietata. Una situazione per nulla nuova, come segnalato più volte dai residenti della zona nei vari gruppi presenti sui social che denunciano non solo come i ragazzi dopo aver consumato il cibo lasciano rifiuti degli incari di panini, patatine e bevande nel parco, ma anche il fatto che spesso si verifichino situazioni di assembramento in prossimità delle aree verdi della fermata del minimetrò. Insomma, oltre alla dimostrazione di atti di inciviltà nello sporcare il parco cittadino, anche il non rispetto delle normative anti Covid con più assembramenti. Diventa, quindi, sempre più importante il lavoro dei volontari delle associazioni cittadine che hanno in cura il parco Chico Mendez (Natura Urbana e La Garden. Cristiana Mapelli
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Il Messaggero