Papà no vax, madre dal giudice per vaccinare figlia minorenne

Papà no vax, madre dal giudice per vaccinare figlia minorenne
IL CASO Anche il Tribunale di Latina dovrà pronunciarsi su una contesa tra genitori per autorizzare la somministrazione del vaccino anticovid ad una minorenne. A pochi...

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IL CASO
Anche il Tribunale di Latina dovrà pronunciarsi su una contesa tra genitori per autorizzare la somministrazione del vaccino anticovid ad una minorenne. A pochi giorni dalla decisione del Tribunale di Firenze e a sei mesi dal decreto del Tribunale di Monza, anche il giudice tutelare del capoluogo pontino è chiamato a decidere sul ricorso presentato dalla madre di una adolescente per ottenere il via libera alla somministrazione della prima dose del vaccino, dal momento che il papà è no vax. La disputa è nata quando, all'inizio dell'anno scolastico, la ragazza che vive con la madre in una città pontina ha chiesto di poter essere vaccinata.


LA CONTESA
I genitori, che sono separati, rispetto al tema hanno idee opposte: la madre è favorevole al vaccino anticovid, il padre - un magistrato - è fermamente contrario e fino ad ora sono falliti tutti i tentativi di trovare un accordo. Ci ha provato anche la diretta interessata ricevendo un altro diniego. Il rientro a scuola in autunno e il progressivo aumentare dei contagi hanno convinto la madre a presentare un ricorso ex articolo 709 per «l'attuazione degli obblighi genitoriali nella crisi familiare», chiedendo al giudice l'autorizzazione a prenotare e a far somministrare la prima dose del vaccino anticovid alla figlia anche senza l'ok del padre. Non essendo vaccinata e non avendo dunque il green pass, la ragazzina è da mesi impossibilitata ad avere una normale vita di relazione, insomma, a fare le cose che fanno i suoi coetanei, con il rischio concreto di sentirsi, o peggio, di essere emarginata. Niente attività sportiva, niente pizza con le amiche, niente di niente, a meno di sottoporsi ogni tre giorni a un tampone. Motivazioni che non hanno comunque convinto il genitore che si è opposto al ricorso presentato in Tribunale.
IL PARERE
Madre e figlia si sono anche confrontate con il medico di famiglia per ottenere un parere competente sull'opportunità che la minore venga vaccinata, e il professionista certificando la sua perfetta salute e l'assenza di patologie preclusive, ha anzi consigliato - in linea con quanto previsto e disposto dal Ministero della Salute - che la vaccinazione avvenga al più presto per non mettere a rischio la minore di contrarre il Covid 19. La infatti ragazzina frequenta regolarmente la scuola in presenza e questo la espone ogni giorno alla possibilità di essere contagiata. Il problema, in provincia di Latina, è particolarmente sentito proprio in questi giorni: i dati Asl riferiscono che attualmente nelle scuole pontine ci sono 140 classi in quarantena e che gli studenti positivi al covid sono 445.
L'UDIENZA
Il caso verrà discusso a giorni. L'udienza è stata fissata tra Natale e Capodanno in Tribunale a Latina dopo essere stata già rinviata alcune volte. La nuova fissazione è stata decisa prima della fine dell'anno stante l'urgenza motivata dai legali della madre alla luce dell'aumento dei casi covid in provincia e soprattutto tra i giovani.

Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero