Paolo VI, in migliaia per la beatificazione

Paolo VI, in migliaia per la beatificazione
LA CERIMONIADiventa beato il Papa che, completando il cammino del Concilio Vaticano II, aperto dal predecessore Giovanni XXIII, tentò di allineare la Chiesa alle esigenze del...

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LA CERIMONIA
Diventa beato il Papa che, completando il cammino del Concilio Vaticano II, aperto dal predecessore Giovanni XXIII, tentò di allineare la Chiesa alle esigenze del mondo moderno. E che, quasi 50 anni fa, creò il Sinodo dei Vescovi, l'organo collegiale della Chiesa che proprio in questi giorni, per volontà di papa Francesco, si è misurato su un tema cruciale come le sfide pastorali della famiglia. Nella messa di chiusura del Sinodo, domani, Bergoglio ha voluto che fosse beatificato Paolo VI, «il primo Papa moderno» come lo hanno definito i biografi, quello che più di altri ha aperto le porte della Chiesa alle questioni poste dalla contemporaneità, in un mondo che proprio in quegli anni, tra i '60 e i '70 del secolo scorso, conosceva mille sommovimenti e si trasformava definitivamente nell'odierno «villaggio globale». Come già avvenuto il 27 aprile scorso per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, la messa di beatificazione in piazza San Pietro - per la quale sono attesi migliaia di fedeli - sarà concelebrata da due Papi, quello in carica Francesco e l'«emerito» Benedetto XVI. Sarà soprattutto un ulteriore momento in cui, con Paolo VI, Bergoglio porta alla venerazione dei fedeli la figura di un pastore universale che ha dato lustro all'istituzione stessa del papato. Il bresciano Giovanni Battista Montini è stato il «primo» Pontefice in tante cose: il primo a viaggiare in aereo, a visitare la Terra Santa, a visitare i cinque continenti, a parlare all'Onu, da dove lanciò il suo grido «non più la guerra».

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Il Messaggero