Gaeta, paletti e fioriere per "frenare" la sosta selvaggia non bastano

Gaeta, paletti e fioriere per "frenare" la sosta selvaggia non bastano
GAETA Il Comune di Gaeta interviene per porre un freno al parcheggio selvaggio sui marciapiedi e sulla nuova pavimentazione di piazza Mare all'Arco e di via Buonomo....

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GAETA

Il Comune di Gaeta interviene per porre un freno al parcheggio selvaggio sui marciapiedi e sulla nuova pavimentazione di piazza Mare all'Arco e di via Buonomo. L'assessore ai lavori pubblici Simeone Petruccelli, di concerto con l'assesore alla polizia locale Stefano Martone, ha disposto la installazione di paletti di delimitazione e la sistemazione delle grosse fioriere «per dare maggiore tutela e decoro» alle due zone centrali della città. Con ciò accogliendo le numerose segnalazioni dei residenti, stanchi di assistere all'invasione di auto e motocicli in sosta selvaggia nella zona di recente sistemata. Accanto ai commenti positivi per il provvedimento adottato dal Comune sono affiorati anche giudizi critici. Molti chiedono una maggiore presenza dei vigili urbani in quelle e altre zone della città e sanzioni eloquenti nei confronti dei trasgressori. Ad altri non piacciono quelle catene così vistose e altri ancora fanno notare che «tra i due vasi ci passa anche unauto e, a maggior ragione, motocicli, monopattini e bici elettriche, che sfrecciano a tutta velocità sui marciapiedi». Altri chiamano in causa i proprietari di bar e ristoranti, sostenendo che dovrebbero liberare gli spazi talvolta occupati disordinatamente, pulire di più e innaffiare le piante, spesso secche. Altre segnalazioni riguardano monopattini; vesponi e motorini che entrano disordinatamente in via Indipendenza lato Hermes e altri ancora in via edegli Eucalitpti «dove regna l'anarchia pura». Ci sono, infine, i commenti di cittadini che fanno rilevare come certi provvedimenti che vogliono funzionare da deterrente contro abusi e cattive abitudini siano stati adottati «soltanto ora, a stagione finita, mentre potevano essere assunti molto prima e rappresentare un buon esempio di civismo e decoro per la città». In ogni caso, meglio tardi che mai. Adesso, per una città più pulita, ordinata e accogliente, c'è assolutamente bisogno di far rispettare ordinanze.

Sandro Gionti
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Il Messaggero