Ospedale Umberto I: troppo caldo, non si opera

Ospedale Umberto I: troppo caldo, non si opera
Sale operatorie chiuse per afa. Gli impianti per l'aria condizionata, rotti o non adeguati per struttura e temperature straordinarie di questi giorni, stanno mettendo in...

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Sale operatorie chiuse per afa. Gli impianti per l'aria condizionata, rotti o non adeguati per struttura e temperature straordinarie di questi giorni, stanno mettendo in difficoltà il Policlinico Umberto I. Almeno a giudicare dalle denunce dei familiari dei ricoverati. Le sale, a condizionatori fermi, rimangono chiuse, i casi più urgenti vengono portati in camera operatoria, non appena se ne libera una per il tempo necessario all'intervento. Per chi chiede informazioni sui ritardi delle operazioni, la risposta ufficiale è «c'è un guasto grave», e quindi si rimanda in attesa dell'intervento sì, ma dei tecnici.




Intanto, "d'urgenza" sono stati comprati condizionatori e ventilatori. «Mia figlia ha 19 anni e uno pneumotorace - racconta Emilio Fulvi - è in drenaggio dal 27 giugno. La sala operatoria non è agibile perché l'aria condizionata non funziona, ogni mattina le dicono di non fare colazione perché potrebbero operarla».



Il disagio c'è e si vede. «I problemi dipendono da più fattori - spiega Domenico Alessio, direttore generale dell'Umberto I - In questi giorni c'è stato un caldo insostenibile per la città e, malgrado la sistemica manutenzione degli impianti, alcuni di questi hanno sofferto per le temperature straordinarie. L'ospedale ha continuato l'attività, con qualche disagio, ma i servizi sono stati assicurati. Tra le 57 camere operatorie, qualcuna ha avuto problemi ma i tecnici hanno ripristinato la funzionalità delle strutture».



Alcuni spostamenti ci sono stati, «perché quando si interviene sugli impianti nelle camere operatorie si devono riportare gli ambienti a livelli igienici eccezionali. Il Policlinico è una città, da qualche parte qualcosa può pure succedere, ma sfido i pazienti a dire che qualche intervento chirurgico sia saltato». I reclami però ci sono. «Non abbiamo novità per nostra figlia - denuncia Susy Fulvi - Ci hanno detto che l'impianto sarà riparato tra sabato e domenica, forse la opereranno la prossima settimana».



Il caldo ha mandato in tilt pure il Pronto Soccorso del San Camillo: i condizionatori si sono fermati martedì nell'ora più calda, le 14, tra proteste e malori.



BIBLIOTECA NAZIONALE La Biblioteca Nazionale ieri ha annunciato la chiusura anticipata alle 13.30, perché per un guasto degli impianti d'aria condizionata, non è possibile prendere i libri in alcune aree degli archivi, divenute "roventi". Gli studiosi protestano, preoccupati per le condizioni dei fondi, un patrimonio a rischio.
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Il Messaggero