Morte in ospedale dopo l'operazione, scatta l'indagine

Morte in ospedale dopo l'operazione, scatta l'indagine
Vogliono chiarezza. Sapevano che l'operazione non era così complicata, invece la situazione dell'uomo è precipitata dopo l'intervento ed è...

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Vogliono chiarezza. Sapevano che l'operazione non era così complicata, invece la situazione dell'uomo è precipitata dopo l'intervento ed è deceduto. Per questo i familiari hanno presentato un esposto e le cartelle cliniche sono state sequestrate, mentre la Procura ha disposto l'autopsia.


La vittima è un uomo di Latina, 77 anni, al quale era stato diagnosticato un tumore benigno. Una cisti incapsulata che una volta asportata avrebbe risolto il problema. Invece la vicenda è finita nel modo peggiore.


LA RICOSTRUZIONE
L'uomo, che a detta dei familiari era in buona salute, ha scoperto la cisti e si è sottoposto a una visita specialistica al Campus biomedico di Roma, poi ha deciso di operarsi al Santa Maria Goretti di Latina perché vicino casa e su consiglio, sembra, degli stessi sanitari dell'università romana. Era andato tutto bene, almeno così sembrava, ma qualche giorno dopo ha iniziato ad accusare forti dolori. In ospedale gli avrebbero detto che era normale, ma con l'acutizzarsi del problema ha deciso di tornare al Campus, dove si è scoperto che aveva un versamento interno che stava dando problemi e aveva certamente causato un'infezione importante. A quel punto si è deciso di monitorare la situazione e verificare se l'infezione potesse regredire, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare.
LA DENUNCIA
C'è qualcosa che non è andato per il verso giusto? È quello che si chiedono i familiari, i quali si sono rivolti alla magistratura. Va specificato che i cosiddetti interventi di routine - come poteva apparire questo - in realtà non esistono e i rischi di un'operazione sono sempre dietro l'angolo. Detto ciò sarà il risultato dell'autopsia a chiarire se ci sono stati o meno problemi, anche se dai primi riscontri potrebbe essersi trattato di una setticemia ovvero una forte infezione a seguito dell'intervento, alla quale l'organismo e i farmaci non sono stati in grado di rispondere. L'esame si è svolto ieri mattina all'obitorio della sezione di medicina legale del dipartimento di bioetica e sicurezza della facoltà di medicina dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e il magistrato ha incaricato il professor Antonio Oliva per comprendere l'accaduto. La salma è stata rimessa a disposizione dei familiari per le esequie.


Giovanni Del Giaccio
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Il Messaggero