Ordinava merce costosa su Amazon utilizzando carte e documenti falsi

Ordinava merce costosa su Amazon utilizzando carte e documenti falsi
 E' stato fermato dagli agenti della Squadra Volante di Latina per un semplice controllo, ma ben presto i poliziotti si sono accorti che c'era qualcosa che non...

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 E' stato fermato dagli agenti della Squadra Volante di Latina per un semplice controllo, ma ben presto i poliziotti si sono accorti che c'era qualcosa che non andava. Un 35enne del capoluogo, pregiudicato per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, è stato arrestato con l'accusa di ricettazione e possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi.


L'uomo è apparso agli agenti molto nervoso durante il controllo in auto, così i poliziotti hanno deciso di eseguire una perquisizione. I sospetti erano più che fondati: nell'abitacolo del veicolo sono stati trovati due colli ancora sigillati con il marchio Amazon e con i nomi di destinatari diversi dalla persona fermata.


«La perquisizione - spiega la Questura di Latina in una nota - è stata estesa all'abitazione del pregiudicato, al cui interno sono stati rinvenuti ulteriori pacchi analoghi insieme ad altra merce, ancora etichettata e destinata a persone diverse».
Un vero emporio dell'elettronica è stato scovato dai poliziotti: un pc portatile professionale, un purificatore d'aria dall'ingente valore economico, un drone di altissima qualità, un videogame, 4 costosi smartphone di ultima generazione, ma anche varie carte d'identità e patenti di guida contraffatte con l'applicazione di fotografie differenti dalle originali e denunciate smarrite nei mesi scorsi. C'erano anche delle carte di credito intestate alle stesse persone che comparivano nei documenti d'identificazione.
Evidente la falsificazione per effettuare ordini di oggetti molto costosi che invece di essere consegnati ai clienti che apparivano sull'ordine, finivano nelle mani del ricettatore che poi li vendeva nel mercato nero. Il pregiudicato è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Regina Coeli a Roma. Ora si indaga per risalire ai complici del giro di ricettazione.
Marco Cusumano
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Messaggero