Omnia 2, ai domiciliari il funzionario comunale e il custode del cimitero

Omnia 2, ai domiciliari il funzionario comunale e il custode del cimitero
SEZZEScarcerazioni e revoca degli arresti domiciliari per alcune delle persone colpite da ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione Omnia 2' relativa alla...

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SEZZE
Scarcerazioni e revoca degli arresti domiciliari per alcune delle persone colpite da ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione Omnia 2' relativa alla gestione dei servizi cimiteriali a Sezze. Il Tribunale del Riesame di Roma ha infatti accolto le richieste della difesa attenuando le misure a carico degli indagati.

Ha ottenuto gli arresti domiciliari Maurizio Panfilio, il funzionario del Comune di Sezze che si trovava detenuto nel carcere di Lanciano per il quale i giudici della Libertà, accogliendo la richiesta dell'avvocato Renato Archidiacono, hanno disposto l'annullamento l'ordinanza cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario in riferimento a soli tre capi di imputazione - e sostituendo quindi la misura della detenzione in carcere con quella degli arresti domiciliari. Analoga decisione è stata adottata nei confronti di Fausto Castaldi, ex custode del cimitero setino, assistito dall'avvocato Antonio Orlacchio. Anche in questo caso l'indagato ha potuto lasciare il carcere di Velletri per tornare nella sua abitazione agli arresti domiciliari.
Secondo gli investigatori, coordinati dai pubblici ministeri Carlo Lasperanza e Valerio De Luca, il funzionario comunale e l'ex custode sono il centro del sistema illegale dell'assegnazione dei loculi nell'ipogeo di Sezze: Cataldi viene descritto come «personaggio di spicco della consorteria, custode del cimitero e padrone assoluto che non si fa scrupoli di trovare soluzioni di sepoltura in ogni modo pur di fare cassa anche sbarazzandosi di salme in modo sbrigativo». Il tutto con il supporto fondamentale di Panfilio deputato ad emettere la prevista determina di assegnazione dei loculi o delle tombe, a sepoltura già realizzata e che con lui divide gli introiti illeciti intervenendo anche a sepolture già realizzate'. Entrambi dunque sono tornati a casa così come Fausto Perciballe, titolare di un'agenzia di servizi funebri assistito dall'avvocato Giancarlo Vitelli: nei suoi confronti il Riesame ha disposto la revoca degli arresti domiciliari sostituendoli con un divieto di esercizio di impresa per un anno. Analoga decisione è stata adottata nei confronti di Antonio Castaldi, figlio di Fausto e titolare di una ditta edile che lavorava all'interno del cimitero, assistito dall'avvocato Orlacchio: revocati i domiciliari e divieto di esercizio di impresa anche in questo caso per dodici mesi. Revoca dei domiciliari anche per Gianni e Giusino Cerilli, entrambi assistiti dall'avvocato Italo Montini: anche in questo caso è stato imposto il divieto di esercizio di impresa.
Per quanto riguarda le altre persone colpite da ordinanza cautelare agli arresti domiciliari - Alfredo De Angelis, Gianluca Ciarlo, Andrea Redi, Antonio e Francesco Fanella il Riesame non ha ancora sciolto la riserva.

Gli undici sono accusati a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero