Omicidio a Montello la sera della festa, 18 indiani indagati

Omicidio a Montello la sera della festa, 18 indiani indagati
Sarà interrogato questa mattina Singh Jiwan, il 38enne indiano fermato nella notte tra sabato e domenica quale possibile responsabile della morte del connazionale Singh...

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Sarà interrogato questa mattina Singh Jiwan, il 38enne indiano fermato nella notte tra sabato e domenica quale possibile responsabile della morte del connazionale Singh Jaseer, 29 anni, deceduto in seguito all'aggressione da parte di un nutrito gruppo di connazionali in un'abitazione a Borgo Montello.


Le accuse nei suoi confronti sono per ora quelle di omicidio volontario, violazione di domicilio e lesioni personali aggravate. Quest'ultimo reato in particolare è riferito alle ferite riportate da altri cinque indiani che stavano partecipando alla festa che la vittima aveva organizzato per la nascita del figlio. Jiwan, che è assistito dall'avvocato Amleto Coronella, era tra le persone rimaste ferite durante la violenta rissa nel corso della quale sono state usate spranghe e anche una pistola dalla quale sono stati esplosi alcuni colpi, ma sicuramente le indagini condotte dalla Squadra mobile di Latina sono tutt'altro che concluse. Gli investigatori hanno infatti già individuato alcuni dei gli altri componenti del gruppo che ha messo in atto una vera e propria spedizione punitiva.
Quella notte gli agenti della Squadra volante giunti a via Monfalcone quasi in contemporanea con i mezzi di soccorso del 118 si sono trovati di fronte una scena terribile. Nel giardino esterno c'erano bottiglie, sedie e tavoli semidistrutti sparsi ovunque e a terra due persone che sanguinavano per le ferite in diverse parti del corpo mentre altri indiani, in condizioni ancora più gravi, erano all'interno dell'abitazione.
Singh Jaseer era nella cucina, seduto a terra sotto la finestra con la testa fasciata alla meno peggio e continuava a perdere sangue. Le sue condizioni erano gravissime tanto che poi sarebbe morto nel giro di poco mentre alcuni degli altri feriti, una decina, sono stati trasportati in ospedale con le diverse ambulanze intervenute. Dagli interrogatori emerge la ricostruzione dell'assalto messo in atto da una decina di indiani che si sono presentati alla festa e hanno prima sparato in aria poi hanno iniziato a picchiare selvaggiamente i pochi presenti che non erano riusciti a trovare rifugio all'interno dell'abitazione.

Ed è proprio grazie alla testimonianza di una donna che gli investigatori hanno individuato 18 uomini, tutti di nazionalità indiana e conosciuti da più di qualcuno del gruppo aggredito, che ora risultano iscritti a registro. Ed è sempre attraverso il racconto di alcuni testimoni che all'alba di domenica gli agenti sono riusciti a identificare Singh Jiwan, che si trovava presso il pronto soccorso dell'ospedale di Velletri per una frattura al braccio. L'uomo, una volta ultimati gli interventi dei sanitari, è stato sottoposto all'esame per rilevare residui di polvere da sparo e verificare se fosse uno di quelli che impugnava l'arma durante l'assalto ai connazionali. Poi il fermo e la formalizzazione dell'accusa di omicidio volontario rispetto alla quale stamattina dovrà difendersi davanti al gip.

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Il Messaggero