Offese e botte col bastone ai dipendenti

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LA STORIA
ASSISI Caporalato aggravato e favoreggiamento all'immigrazione clandestina a scopo di lucro di sei persone impiegate in un maneggio di Santa Maria degli Angeli. Sono solo alcuni dei reati contestati dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro ad un imprenditore agricolo di 59 anni già domiciliato ad Assisi ma oggi dimorante a Stroncone.

L'uomo avrebbe occupato, senza mai pagarli e senza mai versargli i contributi, sei lavoratori, di cui cinque extracomunitari (uno privo del permesso di soggiorno) e tre in nero. Il lavoratore senza permesso di soggiorno è stato alloggiato in una baracca priva del letto, servizi igienici, energia elettrica, acqua, gas e misure antincendio. E' stato inoltre vessato ripetutamente dal 59enne, fatto bersaglio di insulti razzisti e costretto a lavorare più degli altri. In almeno un'occasione è stato preso a calci e pugni al volto e all'addome e picchiato con un arnese in ferro.
L'imprenditore, raggiunto da un'ordinanza di applicazione della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora nel comune di residenza, avrebbe anche tentato di farsi pagare dal lavoratore senza permesso di soggiorno per regolarizzare la sua presenza in Italia. I lavoratori erano stati impiegati in mansioni di ristrutturazione all'interno del maneggio per 10 ore al giorno, senza riposi e senza rispetto delle norme di sicurezza. L'imprenditore si era pure appropriato indebitamente di un'auto, di un ciclomotore e di attrezzatura di lavoro per un valore stimato di oltre 15mila euro. Il 59enne è stato inoltre denunciato per le reiterate minacce rivolte al proprietario di questi beni e per atti persecutori al proprietario di un altro immobile commerciale preso in locazione. Infine dovrà pagare 26mila euro per violazioni amministrative in materia di tutela del lavoro.
Massimiliano Camilletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero