Se non fosse per lo stress, i costi e gli impegni imprevisti causati dal caso emissioni, la Volkswagen potrebbe definirsi una signora in splendida forma. Lo scorso anno sono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA FIDUCIA DEI CLIENTI Il ceo Matthias Mueller, occhi azzurri e sguardo che buca l’acciaio, inizia a parlare proprio di quanto accaduto: «Abbiamo infranto le regole varcando anche i confini etici, siamo sinceramente dispiaciuti per questo e ci scusiamo. Risolvere il problema resta la nostra priorità, non ci fermeremo fino a quando l’ultimo dei veicoli sarà sistemato: vogliamo riconquistare rapidamente la fiducia delle tante persone che abbiamo deluso». L’ad, però, evidenzia che il mondo dell’auto e della mobilità è alla vigilia di una rivoluzione e la più grande azienda europea si stava già riorganizzando per gestirla al meglio, il problema dei motori diesel può essere la scossa per accelerare il cambiamento: «Non ci faremo rallentare dalla crisi, anzi stiamo spingendo sull’acceleratore. Siamo certi che usciremo da questa situazione più forti di prima poiché abbiamo una posizione ottima dal punto di vista operativo e un patrimonio finanziario ben consolidato, sappiamo cosa deve essere fatto e faremo tutto il necessario per farlo. Il 2016 per noi sarà un anno di transizione, ma sarà anche l’anno in cui daremo una spinta alla trasformazione e porremo le basi per una Volkswagen nuova e migliore. Siamo pronti per questo cambiamento epocale e abbiamo molte armi su cui contare; i nostri 12 brand non sono una debolezza, ma un punto di forza e nessuno di loro è in vendita, come non sono previsti aumenti di capitale. Vogliamo giocare un ruolo chiave anche nella mobilità del futuro e per questo l’obiettivo è rendere il Gruppo Volkswagen più rapido ed efficiente, più imprenditoriale e coraggioso, più sostenibile e tecnologico. È un compito enorme, ma stiamo facendo buoni progressi».
APERTI AI PARTNER Dopo le dichiarazioni di principio l’ad entra nei dettagli della svolta: «Dobbiamo creare una nuova cultura, dobbiamo cambiare il modo di pensare; non è una cosa facile, ci vuole tempo, ma la strada è segnata. La nostra struttura sarà più democratica, avranno maggiore autonomia i brand e le “region”; le decisioni, anche importanti, non passeranno tutte per il board e il ceo. Porsche per questo è un esempio e negli ultimi anni ha ottenuto risultati straordinari. Siamo bravi, ma non dobbiamo avere la presunzione di poter fare tutto da soli, siamo pronti a collaborare con gli altri. Vogliamo dei partner e presto li avremo, l’era in cui ci tenevamo distanti da tutto è finita». Mueller ha confermato che i vertici stanno elaborando un nuovo piano strategico (2025) che verrà reso noto nei prossimi mesi, ma ha anticipato che la digitalizzazione, l’elettrificazione e i nuovi servizi di mobilità sono le aree dove Wolfsburg ha puntato i riflettori: «Intendiamo rendere le auto a batterie un tratto distintivo di Volkswagen, stiamo sviluppando una nuova architettura ed entro la fine del decennio avremo altri 20 modelli ad emissioni zero. La digitalizzazione e il design saranno elementi sempre più strategici e stiamo rendendo operativi tre laboratori mondiali, uno per ogni grande area geografica, in cui i tecnici di questi settori lavoreranno a braccetto per realizzare le auto del futuro».
AUMENTARE L’EFFICIENZA Non solo prodotti e nuove tecnologie, il ceo ha spiegato che la casa tedesca è molto interessata anche ai nuovi servizi di mobilità: «È un campo con un elevato potenziale di guadagno per la nostra industria nei prossimi anni e noi vogliamo prendervi parte il più possibile.
Il Messaggero