Nicoletta Zuliani lascia il Pd e si candida a sindaco

Nicoletta Zuliani lascia il Pd e si candida a sindaco
VERSO IL VOTONicoletta Zuliani raccoglie l'apertura di Azione e si candida a sindaco di Latina. «Lo faccio - spiega in una nota - per come ho sempre inteso il mio impegno...

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VERSO IL VOTO
Nicoletta Zuliani raccoglie l'apertura di Azione e si candida a sindaco di Latina. «Lo faccio - spiega in una nota - per come ho sempre inteso il mio impegno politico: un servizio alla comunità». Uscita dal Pd appena sabato scorso, la Zuliani spiega che «non è necessario dover scegliere tra i partiti asfittici e un civismo leggero. I partiti che pur annoverano persone di qualità, stritolano le buone esperienze che hanno al proprio interno per lotte di potere, lotte di corrente, svuotandosi dell'anima e della passione politica. Il civismo leggero, invece, non si dimostra capace di tradurre le istanze dei cittadini in politiche e soluzioni solide e un know-how amministrativo indispensabile. Una terza via c'è ed è la via dell'ascolto, dove le istituzioni ragionano e elaborano proposte e la politica le trasforma in soluzioni alte». «Siamo la prima città del Lazio dopo Roma ma soffriamo un isolamento infrastrutturale. Potremmo dare un'offerta turistica importante ma questo settore è stato ignorato. La tematica ambientale sarà una reale opportunità e richiede una capacità progettuale per realizzare nei tempi gli obiettivi del Pnrr con una transizione energetica che rivoluzionerà la quotidianità. Soffriamo di un'emorragia di giovani che trovano occasioni formative altrove, vengono valorizzati all'estero e non possono rientrare per mancanza di opportunità; per contro abbiamo una popolazione di 5000 studenti universitari che risultano come dei fantasmi. Urbanistica, sport, cultura, imprenditoria di eccellenza, marina di Latina, tutti sappiamo quanto ritardo è stato accumulato». Gli esponenti pontini di Azione di Carlo Calenda, Olivier Tassi, avevano immediatamente aperto alla Zuliani, non appena era uscita dal Pd, e ieri hanno immediatamente accolto la sua decisione: «La dichiarazione di disponibilità alla candidatura è frutto dell'apertura di Azione alla Zuliani». Che la Zuliani aspirasse a candidarsi non era un mistero, come non lo era che nel Pd alcuni non apprezzassero fino in fondo il suo lanciare il cuore oltre l'ostacolo. La Zuliani è forte di un grosso consenso personale: eletta, cinque anni fa, con 792 preferenze. È stata spesso praticamente da sola, in aula, a reggere il fortino del Pd di un'opposizione complessa non solo per avere di fronte un Lbc con un'allora maggioranza straripante (oggi è diverso), ma soprattutto a causa di un rapporto complicato del Pd con Lbc, fatto di continui ammiccamenti e costanti allontanamenti fino al sostegno finale, da lei contestato perché prima si sarebbero dovuti chiarire molti punti.

Andrea Apruzzese
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Il Messaggero