Ndrangheta ad Aprilia, la mediazione del boss anche dopo un'aggressione

Ndrangheta ad Aprilia, la mediazione del boss anche dopo un'aggressione
Una violenta aggressione con annesso furto di 7500 euro per vendicare uno sgarro, quindi le minacce subite solo per aver preso dei lavori ad Anzio. Sono altri due spunti che...

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Una violenta aggressione con annesso furto di 7500 euro per vendicare uno sgarro, quindi le minacce subite solo per aver preso dei lavori ad Anzio. Sono altri due spunti che emergono sul locale di ndrangheta operativo sul litorale romano e con ramificazioni anche ad Aprilia. Nei giorni scorsi sono stati eseguiti in città sette dei sessantacinque arresti disposti dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Roma su richiesta della direzione distrettuale antimafia. E gli episodi che riguardano Aprilia sono diversi. Tra questi un pestaggio che vede coinvolti noti personaggi della mala cittadina, non indagati. Il boss Giacomo Madaffari - intervenuto per non far uccidere chi aveva assassinato Luca Palli - fa da mediatore anche per un'altra grana. La moglie di Patrizio Forniti - uno dei personaggi coinvolti in questa indagine - è infatti l'organizzatrice di un pestaggio ai danni del cosiddetto Turco. Questi, a sua volta, era ritenuto responsabile dell'aggressione al genero della donna. Il Turco non solo viene malmenato di brutto, ma gli rubano anche il borsello con i soldi. Si rischia una guerra e di rompere gli equilibri con chi rappresenta la ndrina sul territorio, quindi interviene Madaffari. In una intercettazione, colui che è considerato il capo del locale di ndrangheta, afferma di essere stato chiamato per mediare e anche per far restituire il borsello alla vittima del pestaggio e che quando viene chiamato «cerca di trovare una soluzione senza far male a nessuna delle due parti». A preoccuparsi delle possibili ripercussioni è un altro personaggio noto alle cronache, ma non indagato in questa vicenda, Ivan Casentini: «Quando ha saputo che la zia aveva parlato con Giacomo ha detto meno male - si legge negli atti - pensando che l'avrebbe fatta riflettere». In realtà è lo stesso Madaffari a dire che la donna «non ha accettato i suoi consigli».

IL DELITTO

Lo stesso Forniti e Casentini, invece, avevano ascoltato il boss ed evitato di uccidere Massimiliano Sparacio, colui cioè che il 31 ottobre del 2017 aveva ucciso Luca Palli. I due avevano saputo chi l'aveva assassinato e volevano vendicarlo, ma Madaffari disse loro di lasciar perdere perché i carabinieri sapevano già tutto e avrebbero arrestato anche loro. A informarlo, proprio un maresciallo dell'Arma.


Giovanni Del Giaccio


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Il Messaggero