L'ANALISIMilletrentuno nuove iscrizioni e un tasso natalità all'1,79%. Sono alcuni dei numeri forniti, per la provincia di Latina, dai dai di Movimprese che hanno riguardato i...
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Milletrentuno nuove iscrizioni e un tasso natalità all'1,79%. Sono alcuni dei numeri forniti, per la provincia di Latina, dai dai di Movimprese che hanno riguardato i primi tre mesi del 2021, altro anno caratterizzato dalla pandemia e con la forte crisi causata dall'emergenza economica che si è scatenata nel 2020. La Camera di Commercio di Latina parla di segnali incoraggianti poiché «in uno scenario attanagliato dalla morsa della pandemia, le dinamiche dei primi tre mesi mostrano una crescita inconsueta in serie storica; un rimbalzo senza precedenti a tutti i livelli territoriali che complessivamente contiene una congiuntura a direzioni multiple». Gran parte della crescita è trainato ovviamente dal settore delle costruzioni grazie all'incentivo dell'ecobonus sulle ristrutturazioni che proseguirà fino al 2023, il settore che invece ne risente di più è quello del commercio, ma anche l'agricoltura. «Gli esiti complessivi sono determinati da indici di natalità più sostenuti, a fronte di cessazioni in ridimensionamento a tutti i livelli territoriali. Fa eccezione il settore turistico-ricettivo, che comunque su scala nazionale contiene la perdita di circa il 60%. Dunque un anno che, seppure si apre all'insegna della discontinuità, conferma il Lazio in vetta alla graduatoria (+0,35%, a fronte del +0,08% nazionale); il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 200 imprese, a fronte della sottrazione di circa 500 nel primo trimestre dello scorso anno, e dà conto di una dimensione imprenditoriale in grado di reagire alla tempesta in corso». Secondo i dati, nel primo trimestre sono 57.616 le imprese iscritte alla Camera di Commercio, 911 le cessazioni e un tasso di mortalità all'1,56%. Il tasso di crescita è allo 0,21%, un dato in controtendenza rispetto agli anni precedenti e nonostante la forte crisi in atto. «Normalmente le cancellazioni si concentrano nel primo trimestre di ogni anno spiega il presidente della Camera di Commercio Giovanni Acampora - ma indubbiamente le attese legate ai benefici e agli effetti dei vari decreti ristori sembrano aver, quantomeno, posticipato possibili cessazioni di attività. Dobbiamo attendere i prossimi mesi per poter avere l'effettivo polso della situazione venutasi a creare a seguito della crisi pandemia. Seguiranno ulteriori analisi delle risultanze di demografia imprenditoriale riferiti al primo trimestre per valutare l'effettiva dimensione settoriale».
Francesca Balestrieri
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Il Messaggero