Muore carbonizzato nel suo letto

Muore carbonizzato nel suo letto
LA TRAGEDIAAveva sempre detto che voleva smettere di fumare, ma proprio una sigaretta gli è stata fatale. Lui è morto, la sorella e il cognato sono stati trasferiti con una...

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LA TRAGEDIA
Aveva sempre detto che voleva smettere di fumare, ma proprio una sigaretta gli è stata fatale. Lui è morto, la sorella e il cognato sono stati trasferiti con una intossicazione all'ospedale Santa Maria Goretti, ma l'incendio che ha devastato la sua stanza e danneggiato l'abitazione poteva avere conseguenze ancora più gravi.

È stato un risveglio tumultuoso per i residenti di via Giovanni Cena, tra la circonvallazione e la casa circondariale. Poco prima delle 6, infatti, è scattato l'allarme per le fiamme che si erano sviluppate al primo piano del palazzo al civico 30. Sono stati chiamati i vigili del fuoco, quindi l'Ares 118 perché il fuoco aveva praticamente avvolto tutto l'appartamento. All'arrivo dei soccorritori sul balcone c'erano un uomo e una donna che chiedevano aiuto per la persona che era rimasta bloccata in casa. Loro non potevano rientrare a causa delle fiamme e del denso fumo, faticavano già a respirare, ma l'anziano che era rimasto dentro era immobilizzato.
LA RICOSTRUZIONE
La vittima, Bruno Severini di 77 anni, aveva una disabilità e non poteva muoversi dal letto anche a causa di un recente intervento al femore. I vigili del fuoco lo hanno trovato carbonizzato nel letto, mentre la sorella e il cognato erano stati accompagnati in pronto soccorso. Per ricostruire quanto accaduto nell'appartamento sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Latina. Il personale della squadra volante e della scientifica hanno appurato che si è trattato di un incidente domestico. Gli stessi familiari avrebbero raccontato che era solito fumare mentre era a letto e probabilmente una sigaretta o una fiammata dell'accendino hanno causato l'incendio delle lenzuola che poi si è propagato al letto e al resto della casa. I familiari hanno provato a soccorrerlo ma era ormai impossibile entrare nella stanza che rispetto a via Cena dà sul retro della casa.
Sull'incidente domestico non sembrano esserci dubbi, tanto che la salma è stata messa a disposizione dei familiari come deciso dal magistrato di turno. L'appartamento è inutilizzabile perché le fiamme hanno danneggiato anche l'impianto elettrico, ma non ci sono problemi per le case che si trovano al piano inferiore e a quello superiore.

Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero