Miroslav, dopo 3mila chilometri di viaggio primo giorno di scuola alla Goldoni

Miroslav, dopo 3mila chilometri di viaggio primo giorno di scuola alla Goldoni
Cappellino grigio con piccole stelle bianche e mascherina di Spiderman, così Miroslav ha affrontato ieri mattina il suo primo giorno di scuola alla Goldoni di Latina. Ad...

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Cappellino grigio con piccole stelle bianche e mascherina di Spiderman, così Miroslav ha affrontato ieri mattina il suo primo giorno di scuola alla Goldoni di Latina. Ad accoglierlo, nel grande cortile esterno della scuola primaria di via Sezze, i suoi nuovi compagni e le maestre, tutti emozionatissimi, proprio come lui. Miroslav ha otto anni, e viene dalla città di Dnipro, nella parte orientale del Paese, una delle zone più colpite dal conflitto, non lontana dal Donbass. E' arrivato a Latina lo scorso 14 marzo con la mamma e il fratello maggiore, Danilo, di 17 anni. Dopo tre lunghi giorni di viaggio con autobus e treno, i tre hanno raggiunto la nonna materna che vive e lavora a Latina. Il papà, come tutti gli uomini ucraini, è rimasto a difendere il Paese dall'invasione russa. Una storia che è comune a tante famiglie in fuga, strappate alla normalità e stravolte dall'orrore della guerra. «La scuola per questi bambini deve essere innanzitutto accoglienza ha spiegato la vice presidente dell'istituto comprensivo Giuliano, Luciana Mattei - Il primo punto del nostro protocollo di accoglienza è proprio quello di dare a questi bambini una normalità. Restituire loro quello che tutti i bambini del mondo dovrebbero avere: un ambiente sereno e protetto, un posto tranquillo dove poter sperimentare i rapporti con i propri coetanei».

Miroslav non parla italiano. «Il linguaggio è solo un piccolo ostacolo iniziale, perché i bambini imparano in fretta e tra loro si capiscono velocemente. Questi bambini hanno visto l'inferno, quello che oggi dobbiamo dare loro è la serenità. Questa è la cosa principale, la didattica viene dopo. Siamo comunque pronti sia con il materiale che con le risorse che abbiamo a disposizione per accompagnarlo in questa nuova esperienza».



Una normalità che va costruita giorno dopo giorno e che, per Miroslav, è iniziata proprio ieri, tra i banchi di scuola. Nonostante la mascherina, i suoi grandi occhi azzurri sorridevano mentre scartava i doni preparati per lui dai compagni di classe della 2C e da altri studenti della Goldoni. Per lui pronti zaino, quaderni, penne, astuccio, libri e la prima divisa con il logo Giuliano. Ma anche qualche giocattolo. Ogni compagno aveva realizzato un disegno di benvenuto: animali, dinosauri, arcobaleni, palloncini, e tante scritte in ucraino con accanto la traduzione in italiano. La voglia di farsi conoscere e la curiosità di conoscere un amico che viene da lontano, perché come scrive il poeta Yeats «qui non esistono sconosciuti, solo amici che non abbiamo ancora incontrato». Parole, quest'ultime, utilizzate sulla pagina Facebook della scuola per commentare il momento. Miroslav è il primo bambino ucraino accolto dalla scuola primaria Goldoni. 

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Il Messaggero