Metrolatina, nuovo round davanti alla Corte d'Appello

Metrolatina, nuovo round davanti alla Corte d'Appello
Nuovo round giudiziario per la guerra tra Metrolatina e il Comune di Latina. Ieri mattina davanti alla Corte di Appello di Roma si è tenuta l'udienza per discutere il...

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Nuovo round giudiziario per la guerra tra Metrolatina e il Comune di Latina. Ieri mattina davanti alla Corte di Appello di Roma si è tenuta l'udienza per discutere il ricorso presentato dalla società che avrebbe dovuto realizzare la metropolitana leggera di superficie contro la sentenza con la quale il Tribunale civile di Roma aveva respinto tutte le domande della società. In particolare il risarcimento da 31,7 milioni di euro per la mancata realizzazione dell'opera.


La società ha impugnato la decisione del novembre 2020 che aveva accolto le ragioni dell'amministrazione del capoluogo pontino, rappresentata dall'avvocato Francesco Cavalcanti secondo la quale l'ente «non aveva mai assunto alcun impegno contabile se non l'obbligo di trasferire il contributo economico una volta messo a disposizione dalla Regione. E in effetti si legge nella sentenza dello scorso anno - né nella Convenzione né nel corpo di ogni altro atto presupposto e successivo alla stessa è contenuto alcun impegno di spesa da parte del Comune di Latina rispetto al progetto oggetto del procedimento: nessun onere finanziario è stato annotato negli strumenti contabili dell'Ente Locale».
Tale ricostruzione è stata supportata peraltro anche dall'esito di una consulenza ordinata dallo stesso Tribunale civile che ha attestato come la causa della mancata realizzazione dell'opera non era in alcun modo da addebitare a responsabilità dell'ente locale. I giudici hanno riconosciuto che sul Comune non poteva gravare l'onere del contributo regionale, che costituisce un elemento pregiudiziale decisivo «sul quale il Concessionario, in qualità di soggetto promotore, ha basato l'intero quadro economico di sostenibilità dell'opera pubblica e di sostenibilità della sua gestione».
Secondo la società inoltre il Comune di Latina, nella convenzione stipulata, si sarebbe impegnato a coprire i costi anche qualora la Regione Lazio non avesse mantenuto l'impegno di spesa. Il prezzo del biglietto infatti non avrebbe garantito la copertura né un guadagno per l'azienda che avrebbe realizzato il mega progetto che avrebbe collegato il capoluogo con la stazione di Latina Scalo e con i quartieri Q4 e Q5. Anche su questo specifico passaggio la società si è vista dare torto.
Nell'udienza di ieri mattina Metrolatina ha reiterato la sua richiesta di risarcimento quantificato in quasi 32 milioni di euro depositando inoltre un'altra serie di richiesta accessorie in aggiunta a quella iniziale sulla quali i giudici di secondo grado si sono riservati di decidere.

Fino a ieri sera non era ancora stata emessa una sentenza che potrebbe comunque arrivare nella giornata di oggi.

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Il Messaggero