L’unico soffio d’aria lo porta il trenino e sono 23 minuti che non si sente. Eccolo finalmente, si è fatto aspettare tanto questo attimo di fresco, ma poteva andare peggio....
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LA SAUNA Il caldo è quello di sempre, l’aria è poca e bollente alle stazioni e sui trenini vecchi non c’è, inutile sperare nei finestrini, se sono aperti fanno l’effetto sauna. La novità di questi giorni è solo la durata dell’intervallo tra un refolo e l’altro che arriva con il movimento dei vagoni. «Sì, mi hanno detto che c’è uno sciopero bianco e ci che sono tanti ritardi. Ma che vuol dire sciopero bianco, che questi lavorano quando gli pare?», Gisella, colf ecuadoriana, questa parola in venti anni d’Italia non l’aveva mai incontrata. Ha capito però che porta tanti guai ai passeggeri. «Domenica sono rimasta ferma un’ora alla stazione Piramide. Un’ora: non era mai successo. Dicevano con l’altoparlante: ci scusiamo, ci scusiamo. Per fortuna era un treno con l’aria condizionata, se no morivo». E pure stamattina, la stessa storia. «Mezz’ora di ritardo, ero qui dalle sei». Si suda nei vagoni surriscaldati, peggio che a una lezione di spinning, fermata dopo fermata aumenta la gente e la temperatura, ci si stringe l’uno all’altro bagnati. C’è chi continua ad agitare i ventagli, di gran moda nella B1 quasi tutte le passeggere ne hanno uno, chi muove i fogli trovati in borsa, chi fa vento con lemani, inutilmente. Alla stazione Bologna, una sosta di setteminuti ed è quasi panico. «Sa quante signore svenute ho visto la scorsa settimana? Tre». Gisella fa il conto dei malori. «È la maledizione della linea B», Vito studente pugliese si imbatte tutti i giorni durante il tragitto da Tiburtina a Bologna sulle conseguenze di questo sortilegio. «L’altra mattina ho aspettato quattro treni prima di poter salire, erano strapieni. E se capita il treno senza aria condizionata si soffoca, è un forno crematorio. Che vergogna, qui non siamo in Europa». I ritardi si sommano all’aria bollente e la rendono ancora più insopportabile.
LA PROTESTA «E sì, lo sappiamo che i passeggeri stanno subendo disagi.
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Il Messaggero