«Meno entrate e più spese» Il Comune fa i conti col covid

«Meno entrate e più spese» Il Comune fa i conti col covid
IL VIA LIBERAUn documento oggi definitivo e pronto per essere approvato in Consiglio, ma che è ancora in attesa che il Governo determini i ristori per gli enti locali. È il...

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IL VIA LIBERA
Un documento oggi definitivo e pronto per essere approvato in Consiglio, ma che è ancora in attesa che il Governo determini i ristori per gli enti locali. È il Bilancio di previsione 2021 del Comune di Latina, varato ieri a maggioranza dalla commissione al ramo.

Illustrandolo, il dirigente al Bilancio, Diego Vicaro, ha ricordato le criticità già emerse: Le entrate non stanno andando bene, la capacità di riscossione sta rallentando molto, così come gli accantonamenti di legge ci stanno soffocando: in sede di rendiconto, supereremo i 120 milioni di euro di accantonamenti» (sono quelli relativi ad esempio al fondo crediti di dubbia esigibilità, per la riscossione di imposte pregresse, o al fondo crediti commerciali, per il pagamento di fatture). E, come ha ricordato l'assessore, Gianmarco Proietti, «al momento non abbiamo ancora indicazione su eventuali ristori per il 2021, mentre siamo chiamati a versare capitoli che per il 2020 erano stati sospesi, ad esempio le quote di ammortamento mutui, pari a 4 milioni di euro». Così, il Comune finanzia il suo 2021 in particolare con le parti utilizzabili degli avanzi della scorsa gestione: «È di circa 43 milioni di euro l'avanzo che portiamo a preconsuntivo», ha precisato Vicaro, che ha sottolineato come «l'emergenza Covid sta pesando molto sui servizi sociali: aumentano le risorse che chiedono, ad esempio per il maggiore numero di ricoveri in strutture per minori e altre criticità in famiglie che già erano in crisi prima della pandemia e la cui situazione si è ora aggravata: solo per fare un esempio, nel 2021 sono previsti 400mila euro in più per il ricovero di minori in istituto».
Così, con la gran parte dei pochi fondi disponibili dedicata solo ai servizi principali, il welfare soprattutto, ben poco rimane per gli investimenti. L'unico vero investimento del 2021 è l'acquisto della sede della Banca d'Italia. Come? «Risparmiando sugli affitti. Nel 2021 i servizi finanze, tributi, avvocatura e parte dei servizi sociali lasceranno il Pegasol, con un risparmio di 165mila euro di affitto più 10mila euro di condominio all'anno: con questi finanzieremo le rate di mutuo per l'acquisto, di poco inferiori ai 150mila euro, per 29 anni», ha aggiunto Vicaro. il Comune è l'unico offerente, e la Banca attende solo la formalizzazione dell'offerta, che può avvenire una volta approvato il Bilancio IL DUP Approvato ieri, sempre a maggioranza, anche il Documento unico di programmazione, che fissa gli obiettivi strategici ma che, ha spiegato ancora Proietti, «è incastrato in un momento storico difficilissimo in cui gli enti locali hanno poca capacità di movimento. Rispecchia quindi la linea politica già dettata nel 2020, ma andrà sicuramente rivisto».

Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero