Lupi al Circeo, l'esperto del Wwf: «Potrà essere utile per contenere i daini»

Lupi al Circeo, l'esperto del Wwf: «Potrà essere utile per contenere i daini»
AMBIENTEUn lupo può percorrere decine di chilometri al giorno attraversando anche zone molto antropizzate. Ed è quello che hanno fatto, molto probabilmente, gli esemplari che...

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Un lupo può percorrere decine di chilometri al giorno attraversando anche zone molto antropizzate. Ed è quello che hanno fatto, molto probabilmente, gli esemplari che sono giunti nel Parco Nazionale del Circeo quasi certamente dai Lepini o dagli Aurunci. A dare la notizia dell'avvistamento dei lupi è stato lo stesso Parco mostrando le immagini degli animali immortalate dalle fototrappole.

ARRIVATO DA DOVE?
L'arrivo di questi animali risale ad almeno un anno fa e rappresenta davvero un evento se si considera che i lupi erano spariti da questo territorio almeno dalla prima metà del 900. «La penisola italiana è stata ricolonizzata quasi completamente dai lupi spiega il direttore scientifico del WWF, Marco Galaverni Non è semplicissimo ma è possibile che il lupo possa aver attraversato con successo la zona agricola dell'Agro Pontino. È necessario un chilometro quadro di spazio per ogni branco. Quando il territorio si satura gli esemplari giovani si spostano e cercano altri spazi da colonizzare. Durante la notte attraversano zone antropizzate come accaduto nella Pianura Padana. Il Parco Nazionale del Circeo avendo un elevata densità di prede potrebbe ospitare un branco di piccole dimensioni, da 4 a 10 esemplari. Sapremo a fine maggio se nasceranno dei cuccioli e se il nucleo si allargherà».
Quello che ci si chiede con più insistenza ora è se la presenza del lupo nella foresta demaniale potrà avere un effetto sulla sovrabbondanza di cinghiali e di daini che sta creando non pochi problemi all'equilibrio del bosco. «La presenza del lupo può contribuire in maniera utile assicura Galaverni Nel medio lungo periodo anche in maniera significativa. Ci sono sicuramente degli effetti immediati quando torna un predatore. In poche settimane cambiano i comportamenti delle specie preda come i daini. Se prima potevano pascolare giorno e notte senza dover temere nulla ora devono stare in allerta 24 ore su 24 ed evitare zone nelle quali possono essere catturati. Cresce il loro livello di stress. Certo un lupo si fa bastare la carne di un daino per circa una settimana ma questo significa che al massimo, in un anno, può cacciare una cinquantina di capi. Sicuramente riattiva la selezione naturale ma i primi esemplari ad essere predati sono quelli deboli, anziani, malati o giovani. Il lupo comunque, tendenzialmente, preferisce cacciare il cinghiale. Il rapporto tra beneficio e sforzo di caccia risulta più vantaggioso.
LE PREDE
Questo non vuole dire che, all'occorrenza non predi anche un daino. In una prima fase sicuramente i cinghiali cambieranno le loro abitudini. Per vedere degli effetti sensibili della presenza del lupo sul territorio e sull'equilibrio della foresta devono passare almeno 4 o 5 anni».

Il lupo esce dalle favole e diventa reale, si addentra nel bosco del Parco Nazionale del Circeo e c'è già chi spera di poter vivere un giorno l'emozione di un incontro ravvicinato con un animale così misterioso ed affascinante.
Ebe Pierini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero