Lockdown con l'orco in casa: il 45% delle donne che chiedono aiuto hanno paura di essere uccise

Lockdown con l'orco in casa: il 45% delle donne che chiedono aiuto hanno paura di essere uccise
Migliaia di chiamate. Quasi sussurrate da una stanza chiusa per fare in modo che l'orco in casa non senta la richiesta di aiuto. È l'inferno che tantissime donne...

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Migliaia di chiamate. Quasi sussurrate da una stanza chiusa per fare in modo che l'orco in casa non senta la richiesta di aiuto. È l'inferno che tantissime donne hanno vissuto durante il periodo di lockdown, quando la convivenza forzata dentro case e appartamenti ha avuto la conseguenza di far deflagare situazioni familiari difficili o di mettere ancora più in pericolo la vita di mogli e conviventi.


L'ulteriore conferma di queste drammatiche situazioni arriva dall'Istat: dai primi di marzo fino al sedici aprile, le chiamate al numero anti violenza 1522 sono state oltre il 70 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
E anche l'Umbria ha registrato un aumento importante di richieste d'aiuto.

Oltre alle richieste di aiuto si chiama anche per avere
informazioni sul servizio 1522 (28,3%), o per manifestare altre situazioni di disagio diverse dalla violenza (17,1%). Nel 60,6% dei casi le chiamate arrivano tra le 9 e le 17; quelle durante la notte e la mattina presto, solitamente in numero minore, hanno raggiunto il 17,5% durante il lockdown. Il 45,3% delle vittime che si è rivolto al 1522 ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito.

Nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% si riportano anche casi di violenza assistita. Non solo: il 56% delle richieste di aiuto arriva da parte di vittime con figli e il 33,7% da parte di vittime con figli minori. Ma c'è un elemento positivo: i numeri sono in aumento perché sempre più donne decidono di denunciare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero