Le donazioni sono in forte calo, appello dell'Avis: «Serve aiuto»

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IL CASO

«In questo periodo si sta verificando un forte calo delle donazioni. Compito di Avis è far sì che la carenza non si trasformi in emergenza, con conseguenze gravi per tutti coloro che necessitano di trasfusioni». È diretto l'appello dall'Avis comunale che invita i cittadini a fare un gesto di responsabilità. La situazione sanitaria però spaventa e c'è chi ha timore a recarsi in ospedale per donare sangue. Anche su questo l'Avis fa un appello. Anzi, spiega con chiarezza la situazione e rassicurare i cittadini-donatori: «Nel 2020 spiega il presidente dell'Avis Perugia Fabrizio Rasimelli ci sono state in Umbria oltre 35mila donazioni, e nessun caso di positività è stato riscontrato in sede di donazione». C'è anche una ulteriore sicurezza, quella di un rigoroso controllo al Sit (Servizio ImmunoTrasfusionale) dell'ospedale. «Il donatore entra al Sit di Perugia dall'ingresso principale dove è monitorato con la rilevazione della temperatura. Poi arriva in accettazione, dove il personale misura ancora la febbre. I volontari Avis sono lì da marzo per garantire distanziamento, scaglionare la presenza nei vari luoghi (accettazione, prelievo e donazione)». È in vigore anche la prenotazione obbligatoria (formula già operativa da 3 anni in città) che garantisce un numero contingentato di presenze. «Non è possibile arrivare e trovare chissà quante persone. Inoltre spiega Rasimelli il personale medico e infermieristico è totalmente vaccinato». Tanti elementi che rappresentano una sicurezza per i donatori. C'è chi, nella pagina Facebook dell'Avis, ha raccontato la sua esperienza, parlando della procedura sicura e controllata. Proprio lì, l'Avis ha raccontato che c'è chi, nonostante il momento delicato dell'emergenza Coronavirus, si è mosso per la prima volta perdonare sangue. «In questo momento difficile è ancora più importante il gesto di Marlene e Sebastian, mamma e figlio, che hanno deciso di venire a donare insieme per la prima volta», si legge in un post a corredo della foto scattata con i volontari Avis Gianmarco e Virginia. Una gesto raccontato per spronare sempre più persone a donare, perché «non possiamo permetterci lusso di far mancare sangue alla struttura sanitaria. Se è vero che gli interventi sono ridotti, il sangue comunque serve». Ora sono due i gruppi per cui c'è carenza: A- e 0-. «Invitiamo i donatori che siano nei tempi e nelle condizioni per poter donare, a contattarci per fissare un appuntamento», rilancia l'Avis contattabile tramite mail (prenotazioni.comunaleperugia@avis.it) oppure 3357908343 - 3472492230 0755270347 (dal lunedì al venerdì 9.00/13.00 e 16.00/19.00). Nel 2020 l'Avis Perugia ha registrato 6258, a gennaio 456 e nei primi giorni di febbraio il dato è di 339 donazioni. Riccardo Gasperini

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero