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IL PROTOCOLLO
Intesa tra Provincia e prefettura di Latina per il trasferimento di alcuni uffici tra via Legnano e piazza della Libertà. In virtù di un protocollo d'intesa siglato ieri tra il presidente Gerardo Stefanelli e il prefetto Maurizio Falco, l'ente di via Costa torna in possesso di alcuni locali di via Legnano in cui sono ospitati lo Sportello unico per l'immigrazione e l'area III Sistema sanzionatorio amministrativo, Affari legali, Contenzioso e Rappresentanza in giudizio. Una dislocazione, quella attuale, frutto di un accordo risalente al 2009 in base al quale il primo piano dell'immobile di via Legnano, per una superficie di oltre 500 metri quadrati, veniva messo a disposizione della prefettura in cambio di una quota parte degli spazi presso la sede centrale di piazza della Libertà. In sede di negoziazione del nuovo contratto, è emerso però che le Province hanno perso competenza in materia di politiche dell'immigrazione e che non era più possibile concedere la porzione di immobile alla prefettura in comodato d'uso gratuito. La cooperazione istituzionale ha coinvolto anche l'Agenzia del demanio per la definizione di modalità e oneri dell'occupazione della porzione di fabbricato che era sede della polizia provinciale. «Un esempio di buona amministrazione che consente tra l'altro di rimettere in ordine dal punto di vista amministrativo i rapporti tra Provincia e prefettura spiega il presidente Stefanelli - La prefettura riporta all'interno del palazzo del Governo i suoi uffici, realizzando così una maggiore accoglienza per gli utenti. La Provincia al contempo ritorna in possesso dell'intero stabile di via Legnano per una redistribuzione degli edifici scolastici che consentirà un risparmio di oltre 250mila euro che attualmente paghiamo per le succursali».Nel dettaglio, l'operazione consentirebbe di ospitare in via Legnano le succursali del liceo Manzoni e il liceo artistico che attualmente non riescono ad essere contenute negli edifici scolastici principali. «C'è un esempio di buona amministrazione da dare ai cittadini ha aggiunto il prefetto perché pensiamo non soltanto alle casse della Provincia e all'ottimizzazione delle scuole, ma anche alla migliore organizzazione di alcuni importanti servizi come quello dell'immigrazione, che torna nella sede centrale della prefettura. Si è cercato insomma di vincere tutti, in nome del risparmio e dell'efficienza dei servizi».
Laura Pesino
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Il Messaggero