Truffa al sistema sanitario, al via gli interrogatori per "Farmaco viaggiante"

Sono stati fissati per questa mattina i primi interrogatori di garanzia per gli indagati nell'inchiesta Farmaco viaggiante, portata a termine dalla Procura della Repubblica di...

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Sono stati fissati per questa mattina i primi interrogatori di garanzia per gli indagati nell'inchiesta Farmaco viaggiante, portata a termine dalla Procura della Repubblica di Latina grazie ad un certosino lavoro dei carabinieri del Nas di Latina, diretti dal capitano Felice Egidio, su una mole di oltre diecimila ricette ed un milione tra telefonate e messaggi intercettati. I primi interrogatori si terranno nella casa circondariale di Poggioreale, dove sono detenuti quattro dei cinque indagati destinatari di misura cautelare in carcere. Gli interrogatori degli indagati ristretti ai domiciliari saranno invece fissati nei prossimi giorni. Mercoledì sono state 18 le misure cautelari eseguite nelle province di Napoli, Caserta, Avellino, Firenze e Milano da oltre cento carabinieri. Ad essere bloccato un gruppo criminale (di cui facevano parte anche alcuni soggetti recidivi) dedito al traffico internazionale di farmaci di provenienza illecita, che dall'Italia venivano esportati in Gran Bretagna presso grossisti dell'hinterland londinese per poi essere reimmessi sul mercato europeo in maniera del tutto legittima. Questo perché una volta arrivati nel Regno Unito, i farmaci venivano venduti ai grossisti come merce regolare, per poi arrivare in tutti i Paesi europei. Solo che a pagare era l'Italia, perché i farmaci (quelli usati per la cura del morbo di Parkinson e dell'epilessia, tutti ad alto costo), dispensati dal sistema sanitario nazionale, venivano prelevati illecitamente dalle farmacie con ricette false e poi rivenduti. Il gruppo agiva a squadre: coppie di truffatori prima chiamavano per sapere se i farmaci erano disponibili così non facevano giri a vuoto. Viaggiavano a bordo di mezzi noleggiati, dalla Campania, per trasportare il carico di medicinali senza dare nell'occhio. Nel Lazio sono state 528 in tutto le farmacie letteralmente prese d'assalto dal gruppo: quando passavano i prelevatori, non rimanevano più scorte. Centodiciotto quelle della provincia di Latina, da nord a sud senza distinzioni, tra cui persino quella sotto il comando provinciale dei carabinieri del Nas. Le ricette che la banda usava erano quelle rosse, rubate da ospedali e studi medici: un'altra attività del gruppo era infatti quella dei furti. Nei primi mesi del 2019 alcuni bollettari erano stati sottratti dal poliambulatorio della Asl di Piazza Celli.

I FURTI

Proprio sui furti, intanto, emergono altri particolari: sarebbero diversi i colpi messi a segno dalla banda nella provincia di Latina, ed in particolare nel capoluogo spunta già un secondo caso. Si tratta di quello soltanto tentato, però all'interno di uno studio medico di Via Duca del Mare: in quel caso i malviventi si erano introdotti nell'ambulatorio in pieno giorno, di pomeriggio, mentre il medico era assente. Probabilmente, però, erano stati disturbati, perché il medico, nel rientrare a studio aveva poi rinvenuto nel bagno il bollettario di ricette rosse. Il collegamento tra la banda dei farmaci viaggianti e il tentato furto è emerso poi nel corso delle intercettazioni.


Stefania Belmonte
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Il Messaggero