Anziano picchiato nella Rsa, i familiari: «Vogliamo la verità sulla sua morte»

Anziano picchiato nella Rsa, i familiari: «Vogliamo la verità sulla sua morte»
Verità sulla morte di Enrico Tamburrino. A chiederla sono la moglie e i tre figli. Giudice onorario in pensione, 84enne di Latina, è deceduto nella notte tra...

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Verità sulla morte di Enrico Tamburrino. A chiederla sono la moglie e i tre figli. Giudice onorario in pensione, 84enne di Latina, è deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi al Goretti dove era stato ricoverato il 14 maggio a seguito di una brutale aggressione subita presso la Rsa Pontina, appartenente al gruppo Giomi, sita nel capoluogo. Colpito violentemente al volto e alla testa da un altro degente, con problemi psichiatrici, aveva riportato lesioni gravi. L'84enne era giunto nella Rsa da due giorni. «Dopo oltre sette mesi di ricovero in una struttura di Cori ha spiegato ieri il figlio Massimo Tamburrino, avvocato è stato disposto il suo trasferimento a Latina per motivi amministrativi. Come famiglia abbiamo espresso il nostro dissenso. A Cori mio padre, con problemi di natura cardiaca, si era ambientato molto bene, ma evidentemente è prevalsa la ragione amministrativa».


Massimo Tamburrino ha ricostruito i fatti così come appresi nell'immediatezza del pestaggio, le cui indagini sono state affidate alla Squadra Mobile: «L'uomo con problemi psichiatrici è riuscito a scavalcare le sponde di contenzione del suo letto e, forse attirato da grida, è entrato nella stanza dove si trovava mio padre e lo ha picchiato». Come è stato possibile che accadesse tutto ciò? E' l'interrogativo che la famiglia si pone, per questo ha nominato l'avvocato Manrico Pensa del foro di Roma. «Per il momento abbiamo rimesso l'accaduto all'autorità giudiziaria. Attendiamo l'esito delle indagini e dell'autopsi. Prima di tutto vogliamo conoscere la verità».
Le risultanze medico legali saranno indispensabili per stabilire se effettivamente la morte dell'84enne sia stata conseguenza delle lesioni subite nella Rsa. All'esame autoptico affidato dalla Procura alla dottoressa Maria Cristina Setacci, che avrà luogo nei prossimi giorni, saranno presenti anche i consulenti nominati dalla famiglia Tamburrino, il professor Stefano De Pasquale Ceratti di Roma e Stefano Manciocchi di Latina. «Noi vogliamo capire cosa sia successo all'interno della Rsa», ha risposto il figlio dell'anziano. Al momento sono al vaglio del pm le capacità di intendere e di volere dell'aggressore. «Siamo molto rattristati per ciò che è accaduto ad un nostro ospite - ha dichiarato ieri Fabio Miraglia, amministratore delegato della Giomi Rsa -. Ci sono indagini in corso. Siamo fiduciosi dell'operato della polizia e della magistratura».

Rita Cammarone
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Il Messaggero