Omicidio Vaccaro, fine della semilibertà: Alex Marroni torna in carcere

Omicidio Vaccaro, fine della semilibertà: Alex Marroni torna in carcere
 Sono andati a prenderlo i carabinieri, dando esecuzione all'ordinanza di cessazione della misura della semilibertà emessa dall'ufficio di sorveglianza di...

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 Sono andati a prenderlo i carabinieri, dando esecuzione all'ordinanza di cessazione della misura della semilibertà emessa dall'ufficio di sorveglianza di Roma. Torna in carcere Alex Marroni (nella foto dell'epoca), condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio di Matteo Vaccaro, avvenuto al parco Europa di Latina il 31 gennaio del 2011. I carabinieri hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dall'autorità giudiziaria non appena è stato consegnato e l'arrestato dovrà espiare la pena di reclusione fino al 27 marzo 2025. Subito dopo le formalità di rito è stato trasferito presso la casa circondariale di Roma Rebibbia.


Marroni è stato condannato quale esecutore materiale del delitto avvenuto al termine di una spedizione punitiva che vide sei giovani recarsi al parco Europa dopo una discussione avvenuta nella zona dei pub con la vittima. La ricostruzione degli investigatori accertò che Vaccaro era intervenuto perché dal gruppo di Marroni qualcuno aveva apostrofato la madre e la sorella, c'era stata una spinta e poi per chiarirsi si erano dati appuntamento lì. Non si aspettava di trovarsi di fronte una banda e tanto meno che qualcuno aprisse il fuoco. Invece fu freddato da un colpo al cuore, davanti agli occhi del fratello che era andato ad accompagnarlo e rischiò anche lui la pella. Aveva 30 anni e Alex Marroni 21. In primo grado l'esecutore materiale fu condannato a 24 anni, pena ridotta in appello e confermata in Cassazione. A 15 anni e mezzo, invece, venne condannato Francesco D'Antonio, ritenuto l'organizzatore del chiarimento finito in tragedia e della spedizione punitiva. Pene minori, invece, per gli altri quattro imputati ai quali in appello venne derubricata l'accusa di omicidio volontario. A Marroni venne concessa la semilibertà avendo già scontato oltre la metà della pena, ma la misura adesso è cessata e per questo è stato riportato in carcere dove sconterà poco meno di quattro anni.
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Il Messaggero