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Altri 38mila euro, che finiranno in Pef e quindi in bolletta TaRi, grazie a quanti, pur raggiunti dal servizio di porta a porta, continuano ostinatamente a gettare il rifiuto in cassonetti di altri quartieri o lungo la strada. Così, il Comune di Latina e l'Azienda per i beni comuni sono costretti a correre ai ripari: durante l'estate, ovvero nel periodo più caldo dell'anno in cui il rifiuto non può essere lasciato per strada, si raccoglierà anche la domenica, con interventi straordinari.
La determina è stata pubblicata ieri sull'albo pretorio dell'amministrazione di piazza del Popolo, e riporta la nota dell'Abc, secondo cui «a seguito dell'avanzamento del servizio porta a porta (PaP), è emerso il fenomeno della migrazione dei rifiuti indifferenziati da parte di cittadini che in modo del tutto incoerente, anziché rispettare le modalità di conferimento previsto dal servizio PAP, conferiscono i propri rifiuti nei cassonetti posizionati nei settori della città non ancora servite dal citato servizio»; un fenomeno che «si aggrava soprattutto nelle giornate post-festivo creando notevoli difficoltà all'Azienda a causa dell'aggravio di lavoro per ripristinare la situazione ordinaria e pertanto si rende necessario il potenziamento e la pianificazione dei servizi di raccolta del rifiuto indifferenziato da conferire anche nelle giornate domenicali e festive infrasettimanali».
Naturalmente, per poter poi essere pronti il lunedì mattina per il servizio normale, occorre che i camion di raccolta siano liberi e per questo è stato anche chiesto alla Rida Ambiente di Aprilia di garantire la ricezione dei rifiuti, nelle giornate stabilite. Il servizio partirà già da questi giorni di maggio, per proseguire poi il 2, 5, 12, 19, 26 giugno; il 3, 10, 17, 24, 31 luglio; il 7, 14, 15, 21, 28 agosto; il 4, 11, 18 settembre.
Secondo l'assessore all'Igiene urbana del Comune di Latina, Dario Bellini, osserva che «nel passaggio da un sistema a un altro ci sono tanti virtuosi ma c'è anche da pagare lo scotto di questa malausanza di abbandonare rifiuti in un altro quartiere. Ma andrà sparendo, anche grazie all'attività di monitoraggio che Abc sta portando avanti». Come ogni spesa relativa al ciclo dei rifiuti, anche questi 36.818 euro, più Iva, andranno coperti dal futuro Piano economico e finanziario, e quindi andranno nelle bollette pagate da tutti i cittadini.
Andrea Apruzzese
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Il Messaggero