Latina, cerca l'allungo questa sera (20,30) contro l'Avellino

Latina, cerca l'allungo questa sera (20,30) contro l'Avellino
Il Latina Calcio 1932 va a caccia del primo risultato positivo in trasferta. Dopo il successo conquistato la scorsa settimana in casa con la Paganese, questa sera alle 20.30 allo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Latina Calcio 1932 va a caccia del primo risultato positivo in trasferta. Dopo il successo conquistato la scorsa settimana in casa con la Paganese, questa sera alle 20.30 allo stadio Lombardi di Avellino, i nerazzurri proveranno a concedere il bis consapevoli della difficoltà del match. Gli irpini hanno una rosa di valore e un obiettivo di alto livello, ma gli uomini di mister Di Donato, giorno dopo giorno, stanno crescendo di condizione e sanno come poter creare problemi agli uomini di Braglia.


PARLA IL MISTER
Nel girone C non esistono gare facili, come sottolineato dallo stesso allenatore del Latina nella consueta conferenza stampa pre-gara: «Sono passate solo due giornate, ma sappiamo benissimo che questo è un campionato difficile. Ci sono tre o quattro realtà che hanno qualcosa in più e poi ci sono tutte le altre sullo stesso piano. Non bisogna mai abbassare il livello di intensità, il desiderio di conquistare punti con tutte le energie possibili. Conosciamo il valore dell'Avellino, squadra importante, strutturata fisicamente che, come tutte, ha dei punti deboli che noi cercheremo di sfruttare».
La vittoria ottenuta con la Paganese al Francioni ha generato un entusiasmo da alimentare per proseguire nel percorso di crescita: «I risultati aiutano a lavorare meglio, regalano fiducia e autostima. Abbiamo fatto bene contro i campani, ma occorre progredire e, nonostante il valore dei nostri prossimi avversari, non ci snatureremo. Ho trovato nei ragazzi grande disponibilità, mi seguono e sanno ciò che voglio: una squadra che giochi palla a terra, che abbia sempre il desiderio di controllare la partita, con la capacità di leggere i momenti dell'incontro, gestire meglio determinate situazioni. Lavorare sui dettagli è fondamentale».
I margini di miglioramento ci sono e Di Donato li indica con chiarezza: «Saltata la prima linea di pressione non dobbiamo commettere l'errore di tornare indietro, bensì andare subito in verticale cercando di creare pericoli. Con l'Avellino non possiamo sbagliare, i ragazzi sono in salute, gara dopo gara stanno entrando in condizione».
In Campania ci sarà anche Ciccio Esposito: «Sta meglio - continua Di Donato - si è allenato con noi in settimana e vedremo se sarà della partita. Al di là di chi scenderà in campo, sarà fondamentale rimanere sereni. Abbiamo visto al Francioni quanto è importante il pubblico, stavolta giocheremo in trasferta e bisognerà sapersi isolare, rimanere concentrati sul nostro obiettivo, ovvero saper imporre il nostro gioco e correre nella maniera corretta dal primo all'ultimo minuto».


LE SCELTE


Rispetto all'ultima gara dovrebbe cambiare poco nell'undici iniziale. In porta Cardinali, difesa a quattro composta da Ercolano, De Santis, Esposito (con ogni probabilità al posto di Giorgini) e Nicolao. Sulla mediana, a destra Teraschi, a sinistra Di Livio con la diga centrale formata da Spinozzi e Tessiore. Davanti conferme per Carletti e Mascia. L'Avellino di Braglia si presenterà in versione 4-3-3, con il trio d'attacco composto da Kanoute, Pescia e Di Gaudio. La gara di stasera (in diretta su Sky e la piattaforma Eleven Sports) sarà arbitrata da Antonino Costanza di Agrigento, coadiuvato da Luca Feraboli di Brescia e Nicola Tinello di Rovigo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero