Latina calcio, carte in regola per il ripescaggio in C: presentati i documenti

Latina calcio, carte in regola per il ripescaggio in C: presentati i documenti
 La promessa è stata mantenuta, il Latina ha presentato ufficialmente domanda di ripescaggio in serie C e le probabilità di successo sembrano essere alte....

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 La promessa è stata mantenuta, il Latina ha presentato ufficialmente domanda di ripescaggio in serie C e le probabilità di successo sembrano essere alte. Proprio ieri pomeriggio il presidente Antonio Terracciano ha inoltrato tutta la documentazione necessaria e le relative certificazioni indispensabili per la richiesta di integrazione degli organici della lega professionistica di serie C. Ora bisognerà solo attendere il risultato della riunione del Collegio di Garanzia del Coni che dovrà verificare le esclusioni della Lega Pro, ma vista la situazione balbettante di più di qualche club la sensazione è che il sogno possa tramutarsi in realtà.


 Per coltivare la speranza di poter entrare a far parte del campionato di serie C c'è voluto uno sforzo notevole da parte della dirigenza, specialmente dal punto di vista economico. Nei giorni scorsi la dirigenza pontina ha prima fatto visita alla sede della Covisoc a Roma, poi si è recata a in Lega a Firenze per depositare i documenti utili per la domanda di ripescaggio. In primis, il Latina Calcio 1932 ha dovuto dimostrare di possedere le garanzie economiche per poter entrare a far parte dell'universo professionistico. I nerazzurri, tanto per non lasciare nulla al caso, hanno presentato sia domanda di riammissione, vista la rinuncia del Gozzano, sia quella di ripescaggio. Non una differenza da poco, anche perché se l'Fc Messina non riuscisse ad approdare tra i Pro' (continua a tenere banco il problema stadio), il Latina risparmierebbe il contributo a fondo perduto di 300 mila euro. Oltre a questo, il club del presidente Terracciano ha pagato 50 mila euro di affiliazione e depositato le due polizze fideiussorie per un totale di 650 mila euro. In totale, dunque, 1 milione di euro garantiti. In più, è stato necessario presentare tutta un'altra serie di certificazioni, tra cui quella relativa all'impianto. Fondamentale, in questo senso, è stato l'ottenimento dell'agibilità del Francioni, grazie al lavoro congiunto tra amministrazione comunale e proprietà capace, quest'ultima, di investire somme consistenti per rimettere in sesto lo stadio. A questo punto non resta che attendere il 27 luglio, giorno in cui sapremo se il Latina ce l'avrà fatta.


 Al momento sono sette i posti vacanti: il Chievo non ha rispettato alcune scadenze con il fisco di un debito rateizzato e per motivi simili hanno pagato dazio pure Carpi, Novara, Paganese e Sambenedettese. Problema diverso per la Casertana, fuori dai giochi per non aver presentato nei termini prestabiliti la fideiussione da 350mila euro richiesta al momento dell'iscrizione. Più, come detto, il Gozzano che non sarà della partita.


Davide Mancini
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Il Messaggero